Com’è come non è, Andrea Tornielli pubblica un articolo sul Piccolo Ateo di Martorana. Fra le righe la sua crisi di panico è palpabile, a causa del contenuto delle stesse righe.
Ma se appena appena avesse verificato le sue fonti, si sarebbe risparmiato crisi, tempo di scriverle, e pessima figura su piazza.
Appresa la notizia dello ‘scandalo Piccolo Ateo’, mi reco sul blog del ragazzaccio e scrivo:
Sono l’autore del Piccolo ateo. [Inizio laconico, ma intendevo ricollegarmi al commento di Calogero, che mi aveva preceduto]
Va detto infatti che le versioni del PA sono 2, una originale, di 50 e rotte pagine, creato da Calogero la cui risposta è sopra, e una mia, che rivede quella su sua autorizzazione, ed ha in effetti oltre 130 pagine (su anticatechismo.it).Le due versioni si discostano molto, soprattutto ora che ho messo online la mia v2.0: molto più lunga e dettagliata, rivolta stavolta più ai giovani dal liceo in poi.
Quella di Calogero offre spunti intelligenti e interessantissimi, e trovo ridicolo come possa creare tanto scandalo proprio in chi fa dell’indottrinamento precoce il suo cavallo di battaglia.
La mia è persino ‘peggiore’: la critica è ancora più profonda e meglio motivata, si tocca il cuore della dottrina cristiana e decisamente non ne esce bene. Naturalmente è il mio punto di vista, come ateo che cerca il vero e il buono e si è accostato al cristianesimo senza preconcetti, cioè senza considerarlo cattivo – ma neanche positivo – solo per educazione o abitudine.
Ci sono poi i Trucchi della Comunicazione e una parte sull’etica dell’umanesimo ateo.In quanto mio punto di vista, mi aspetto delle critiche motivate, semmai, non certo commenti poco pensati e offesi per riflesso condizionato [nel suo blog, ndm]. Men che meno, nell’Italia del 2007, mi aspetto di sentire invocare la censura. Si discuta delle opinioni e si offrano contro-motivazioni sufficientemente fondate, questa è la base del dialogo e della libertà di scelta. Ed è la base da cui, sia io che Calogero, siamo partiti: niente a che fare con l’indottrinamento precoce..
Semmai il contrario: liberare il cuore, insegnare a pensare da soli!
Se questo è centrale anche per il cristiano, ben vengano le critiche anche dure ma motivate, perché se valide facciamo sempre in tempo a cambiare idea, nel caso, e volentieri.
Viceversa mancassero, nessuno può aspettarsi da parte degli atei né una conversione, né elogi devoti a priori, né tantomeno il silenzio su questioni così importanti.Mettiamola così: la reazione ad ‘attacchi’ motivati e ragionati come questi, da a ciascuno l’occasione di misurare la coerenza e bontà del proprio cristianesimo. Non devo certo essere io a ricordargli di amare il nemico e porgere l’altra guancia.
Ma se – giustamente a mio avviso – non si ha voglia di farlo, almeno si rispetti la libertà di espressione e si offrano meditate ragioni per cambiare idea. Possibilmente non fondate sulla semplice obbedienza.
Le nostre precisazioni avranno al massimo soddisfatto il Tornielli, ma il suo articolo aveva ormai innescato una eccitazione da caccia alle streghe fra i soliti facilmente eccitabili: la questione infatti non si conclude qui, e passando per Avvenire arriva persino.. in Parlamento!
E sarebbe stato tutto ottimo (pubblicità gratis, baby!), se qualcuno lungo la strada si fosse preso la doverosa briga di verificare i fatti prima di puntare il cannone.