Ieri sera mi sono divertito anch’io a fare il test Qual è la religione giusta per te?
55 domande e un sistema di risposta a ‘livelli’, ovvero non il semplice sì/no ma 5 scelte da ‘Sono d’accordo’ a ‘Non sono d’accordo’. Una buona cosa, perché così è più spesso nella vita, una sfumatura, una percentuale, un certo punto lungo una linea, piuttosto che un irrealistico e dunque limitante bianco e nero. Pur sempre un test, con i suoi limiti (domande ambigue, incompletezza, imprecisione), ma interessante e simpatico.. ed ecco il mio risultato:
😎 Balzano all’occhio un po’ di cose: se il Buddhismo può in qualche modo essere considerato religione, agnosticismo e ateismo non lo sono. Manca poi clamorosamente l’Umanesimo ateo , che sì è una filosofia di vita, e come tale appropriata al confronto con le concezioni religiose del mondo.
Un altro limite forte, a mio avviso, è che si separa ateismo e agnosticismo, dunque io risulto.. più agnostico che ateo! 🙂 In realtà stanno alla pari, e spiego perché.
L’ateismo si può dividere in due grandi gruppi: ci sono gli atei che in modo deciso affermano che gli dèi non esistono, e quelli che si limitano a dire che gli dèi non esistono fino a prova contraria. Ora, secondo me – e parlo da ateo – l’ateismo ‘forte’ (in questo modo brutto è definito il primo gruppo) è fondato su un pregiudizio, e come tale è un ossimoro, una contraddizione più vicina a un dogma religioso che all’ateismo. Considero l’ateismo ‘debole’ l’unico veramente ateo, perché afferma ‘non credo che esista un dio’ e non invece ‘credo che non esista’. In effetti dunque la definizione di forte e debole non rende bene, è proprio la forma ‘morbida’, ad essere forte, migliore.
Da questo punto di vista, l’ateismo si avvicina molto all’agnosticismo (morbido), nella misura in cui entrambi sono aperti alle prove di un dio e disposti a cambiare idea nel caso si presentino. Essi anzi coesistono, per quanto si tenga a distinguerli, perché un ateo non conosce e un agnostico non crede!
Nel Piccolo ateo v2.1 (in preparazione), chiarirò questo pensiero così (ehi, è un’anteprima assoluta! )
Poiché non ci sono prove di alcun dio, esprimersi pro o contro non ha a che vedere con la conoscenza, ma con le opinioni. Questa opinione sugli dèi può essere influenzata dalla fede, oppure no. Senza fede, si è atei. (…)
L’agnostico/a (…) non si esprime su ciò che si può credere o non credere, ma proprio sulla conoscenza, e dice «Io (ancora) non so» (e alcuni persino «Non posso sapere», che però è un pregiudizio).
Spesso allora essere agnostici passa per una posizione più rispettabile dell’ateismo, perché si sarebbe più disponibili e aperti, più ‘possibilisti’.. A‑ah! In realtà non è vero: infatti non solo l’ateismo è altrettanto aperto a conoscere (o sarebbe ateismo.. per fede!), ma quando l’agnostico dichiara di non conoscere alcun dio e quindi non crede, allora pure lui è ateo, e infatti si comporta come tale. :-)) Non c’è una ‘terza scelta’ fra credere e non credere, infatti o si crede o non si crede! L’agnosticismo, per chi non crede per fede, è lo stato di base rispetto ai misteri dell’universo. Poi, se non crede per fede, anche l’agnostico è ateo! Sostengo quindi – e so che non tutti saranno d’accordo – che non si può non essere atei e agnostici insieme, essendo l’uno la corretta risposta dell’altro rispettivamente sui piani, diversi e separati, della fede e della conoscenza.
Beh, in teoria come agnostici si potrebbe anche essere credenti: c’è chi fa proprio una virtù del credere per fede, e non per prove di ragione. «Io non so, ma ho fede che sia come credo». Molto onesto, no? Ma è sul serio agnosticismo? Il fatto è che, per sua natura, la fede tende a mischiare i due piani ed affermare che un dio *esiste* e si *conosce*! Saltando di fede in conoscenza si nega però il senso dell’agnosticismo.
😎
Infine, e come nota parzialmente positiva, è presente il Satanismo. 😯 Azz.. come ‘satanismo’, non c’è da aver paura? No, non c’è da aver paura. Beh, eh-eh, anch’io mi sono impressionato di primo acchito.. 😈
Nel test il satanismo non è inteso in senso cristiano, come adorazione del demonio e conseguente azione distruttiva nel mondo quali suoi pupazzi, ma come visione di vita basata sulla divinizzazione dell’uomo e sul proposito di realizzare la propria volontà nel mondo, al di là delle credenze su Dio e il Demonio e certo molto oltre quelle sull’uomo come peccatore e perdente. Ecco la definizione di Satanismo moderno che dà Wikipedia, ed ecco quella del test che si ottiene rispondendo alle domande una volta orientati su di essa:
Come si vede, una volta capito non c’è niente di davvero scandaloso, se non ovviamente nella testa di chi, pur avendo letto come stanno le cose, insistesse a parlare di satana come entità soprannaturale e dunque di questa corrente satanista come di gente terribilmente cattiva (i satanisti moderni considerano il satanismo della crudeltà e dei sacrifici come pseudo-satanismo!).
E tuttavia, pure in questa accezione non basta: il test ha una incredibile falla, quella che ho annunciato all’inizio! Sembrerebbe infatti che chiunque, se è ateo e crede in sé stesso, è satanista! Idea sbagliata, ovviamente, perché il satanismo ha delle particolarità fondanti (come la ‘divinizzazione’ dell’uomo, il simbolismo, l’uso di rituali magici) del tutto mancanti da questa semplice definizione, in assenza delle quali – ed è il caso dell’umanesimo – non c’è ‘satanismo’. E viceversa: in esso mancano o hanno meno peso, per quanto ne so, aspetti essenziali dell’umanesimo, per esempio l’altruismo e l’etica, la compassione e la sfera emotiva, l’idea del rispetto reciproco e quella del benessere comune come scopo futuro.
L’autore ha inteso – giustamente – equilibrare la visione religiosa della vita con quella ateo-agnostica con l’accento sull’uomo, ma dopo questa bella intuizione e la coerente inclusione del satanismo moderno, sarebbe stato bene, per completezza e correttezza, contemplare specificamente l’Umanesimo secolare. Le due concezioni sono diverse e a sé stanti, non sinonimi, perciò andavano entrambe considerate.
Mi sorprende non poco che ‘satanismo’ sia il risultato di domande in cui satana non è citato! Mi sorprende cioè come *ci sia* in giro la percezione che la religione non è tutto, e che liberi da essa si può non essere per forza cattivi, ma la visione e il messaggio dell’umanesimo ateo sia ancora praticamente sconosciuto! Sono un po’ amareggiato: quanto lontani siamo dal diffondere l’umanesimo in Italia, se persino il satanismo moderno è più ri-conosciuto di questa bella filosofia di vita? 😯 E pensare che in Europa e in nord America, ma anche in India ad esempio, è una realtà da molto tempo, sia come attività pubblica sia nel cuore di tantissimi atei! Che aspettiamo, noi italiani, dai!! 😀
Chissà magari, nella prossima versione del test, si offriranno domande mirate agli atei umanisti.. e il mio risultato sarà allora ben più preciso e.. molto meno impressionante! 😀