Aprile, referendum ‘trivelle’. Andare a votare per senso civico, votare sì per la stessa ragione.


Pubblicato in Ambiente e salute
14 Aprile 2016
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Que­sta dome­ni­ca 17 si vota sul tema ‘tri­vel­le’.
Ci vie­ne chie­sto se voglia­mo can­cel­la­re una nor­ma gra­zie alla qua­le socie­tà petro­li­fe­re potran­no estrar­re gas e petro­lio entro le 12 miglia mari­ne dal­le coste ita­lia­ne sen­za più limi­ti di tem­po, e a costi per loro bas­sis­si­mi, cioè sen­za ade­gua­te tas­se che lo Sta­to potreb­be ma rinun­ce­reb­be a incas­sa­re. Così.

aprile e trivelle, votare sì al referendum

Le ragio­ni del SI mi paio­no rea­li e sen­sa­te.

Le ragio­ni del no mi paio­no (volu­ta­men­te, inte­res­sa­ta­men­te?) sba­glia­te. Che le piat­ta­for­me ‘non inqui­ni­no’, che il rishio inci­den­ti sia ‘zero’, che tas­se e royal­ties paga­te dal­le socie­tà petro­li­fe­re sia­no un bel mal­lop­po (sì, ma godo­no di un siste­ma di age­vo­la­zio­ni e incen­ti­vi in nes­sun altro posto al mon­do così bas­si, ovve­ro dovreb­be­ro ver­sa­re mol­to di più), che l’oc­cu­pa­zio­ne ne ‘risen­ti­reb­be’ (le piat­ta­for­me chiu­de­reb­be­ro ma in alcu­ni anni, suf­fi­cien­ti a riqua­li­fi­ca­re il set­to­re), che le risor­se estrat­te sono ‘per noi’ pre­zio­se (quel­le socie­tà non han­no alcun obbli­go di ven­de­re a noi ciò che estrag­go­no), che pro­teg­ge­re petro­lio (e petro­lie­ri) sia più impor­tan­te che inve­sti­re diret­ta­men­te e innan­zi­tut­to in turi­smo (sia­mo in Ita­lia!), e rin­no­va­bi­li (di nuo­vo, sia­mo in Ita­lia!).
Estre­ma­men­te sospet­to è poi l’in­vi­to – costo­so e irre­spon­sa­bi­le, anche da par­te del ‘soli­to’ gover­no Ren­zi – a non anda­re a vota­re. Non ad anda­re e vota­re no, ma a non vota­re. Del­la serie, ci pen­sia­mo noi, voi lascia­te­ci fare, sicu­ro che ci gua­da­gna­te.
Per­ché? Ah già, sia­mo pro­prio in Ita­lia.

Il que­si­to dun­que sarà: vole­te fer­ma­re i gia­ci­men­ti in atti­vi­tà quan­do sca­dran­no le loro con­ces­sio­ni? Sì, dia­mi­ne. Si fac­cia­no sca­de­re, e poi even­tual­men­te le si riat­ti­vi rine­go­zian­do tas­se e royal­ties per quan­to effet­ti­va­men­te dovu­to.
Voglia­mo (con­ti­nua­re a) fare rega­li a socie­tà (in que­sto caso petro­li­fe­re) già ric­chis­si­me? Voglia­mo far­ci sfrut­ta­re come teri­to­rio e come Ita­lia? Anche basta.
Ed è ora che que­sto gover­no smet­ta di con­ce­de­re sol­di e pri­vi­le­gi ai soli­ti noti, com­pli­ce san­gui­su­ga con la boc­ca pie­na di bel­la reto­ri­ca.