Padre John Flynn, nel suo articolo ‘Atei contro credenti’ (Zenit.org), prende atto dello sgargiante risveglio dell’ateismo notando il successo di alcuni recenti libri di critica alla religione (tra cui L’illusione di Dio e Dio non è grande, titoli ‘scordati’ in inglese). Poi cita alcune risposte che questa critica ha ricevuto da parte cristiana. In esse si rivela che ovviamente non è critica pensata ma “attacchi”, per “argomentazioni confutate da secoli”, nella “vana speranza di trovare nell’ateismo nuova risonanza”. Niente di che, insomma, sciocchezze neanche un po’ vere.
E, a riprova, ecco “i quattro contributi della religione alla società” (tra i quali peraltro.. non figura la Salvezza), come se solo essa, sempre e in ogni caso, ne fosse spontanea artefice. Evabbè..
Il peggio però non è passato. È calmo, padre Flynn, quando riporta che “il Cristianesimo costituisce una base sicura di un comportamento moralmente retto. L’ateo, invece, non dispone di simili fondamenti”. In fondo, non è la verità?
Il fatto è che, parlando di fondamenti, questa affermazione non ne ha, e risulta quindi per metà la solita idea romantica del cristiano sempre buono, e per l’altra il solito brutale pregiudizio dell’ateo sicuramente cattivo.
Trovo sbalorditivo come proprio nel momento in cui si vorrebbe e si potrebbe *confutare* una tesi, a volte si finisca per fare la figura degli sprovveduti bugiardi e maligni, ma tant’è. È un’occasione per passare il tempo, per me, ci esce fuori un altro bel post per il blog.. 😉
E in fondo questa pessima tesi è stata espressa altrove molto peggio, più e più volte, tanto che a me questa è scivolata. Ma invece ha colpito Andrea (un altro Andrea), o almeno gli ha fatto cogliere, sulle Ultimissime Uaar, l’occasione per lanciare un lamento/accusa/domanda che condivido:
Ma c’è un modo per sciogliere il pregiudizio così diffuso che vede il non-religioso/ateo/agnostico = materialista/privo di sentimenti/privo di principi etici e morali?
Al che io, solleticato su un argomento che – capirai – mi sta più che a cuore, ho detto la mia:
Ma certo che c’è un modo.
Più d’uno, anzi, anche se escluderei quelli coercitivi 🙂Uno è certo ripetere e ripetere che non è che l’ateo non ha valori etica ecc, ogni volta che la critica ‘ma cos’ha l’ateismo da offfrire’ salta fuori. Strada percorribile e legittima, direi, ma lenta e tortuosa (non c’è peggior sordo..), e nemmeno la più corretta. Spiego:
L’ateo non crede negli dèi, giusto? Ma poi ha anche una visione di vita, per dire è nichilista, oppure completamente egoista, ecc.
Nel migliore dei casi, secondo me – e credo concordiamo – ha invece valori, ideali, passioni, speranze, un’etica ben precisa, non uccide, non ruba, magari lotta per i diritti di tutti ecc. giusto?
Allora è su questo che dobbiamo puntare, o meglio a dire di noi che siamo sì atei/agnostici MA abbiamo ANCHE valori etica ecc. E chi è un ateo che ha valori etica ecc? Un ATEO UMANISTA.Se questo è giusto, e dimmi che ne pensi/che ne pensate, allora quando da subito ci diremo UMANISTI ATEI, i credenti avranno estrema difficoltà a giudicarci male, perché l’umanesimo è appunto etica, valori, passione, diritti, razionalità, rispetto, responsabilità per il nostro mondo, aiuto al prossimo ecc!!
È questa – mi pare – la via più veloce per far scordare il pregiudizio su di noi.Ti dirò di più, è anche la via più corretta perché noi atei – per la maggior parte almeno – e certamente la maggioranza qui all’Uaar SIAMO GIà umanisti! Non lottiamo per i diritti di tutti (partecipando alle manifestaz, x esempio)? Non vogliamo laicità, rispetto per ogni visione di vita? Come persone e Uaar non abbiamo valori e un’etica di grande responsabilità verso il nostro mondo? Non vorremmo un mondo migliore, con pace e benessere per tutti? Come uaar, siamo forse solo per caso già membri di organizzazioni europee specificamente atee E umaniste?
Ecco!
Viceversa, finché proprio noi ci diremo solo ‘atei’, i credenti potranno fare finta che come persone non abbiamo valori etica passione ecc. e concentrarsi solo su ciò che *non* crediamo. Ovviamente la critica è totalmente infondata ed è veramente ridicolo che sia usata tanto spesso, ma siamo noi per primi a dire “guarda, considerami un a‑teo e basta, della mia visione del mondo non voglio parlarti”. Poi allora non possiamo lamentarci che i credenti stiano a quello che gli diciamo distorcendolo a loro favore, e che uh quant’è faticoso far capire a certi credenti che la notte noi atei non andiamo a rubare..
Che ne dici? E voi altri? 😀
Ecco! Che ne dici? E voi altri?