Inviata al Gazzettino e pubblicata 😎 il 24/07/07 – Gentile Direttore,
dopo la pubblicazione in data 19 cm della lettera del sig. Piermarino Veronese sul sito web del Gazzettino (“Finchè esistono le regole non c’è anarchia” [non c’è più, ma qui sì, ndm]), spero abbia la possiblità e l’intenzione di dare spazio a una replica. Importante, secondo me, date le posizioni del Veronese, che dopo aver descritto poco e male l’ateismo e l’Uaar (Unione atei e agnostici razionalisti), vorrebbe anche che le sue parole restassero l’unica ‘verità’ a disposizione del grande pubblico.
Lei ed io sappiamo bene, invece, che proprio nella possibilità di confrontarsi sui grandi temi, quindi anche di controbattere, sta uno dei grandi diritti conquistati di recente dalla democrazia. Continua ⋯▸
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Barbaglia su Luigi Tosti, tanto fumo (teologico) e poco arrosto.
Accade che Luigi Tosti, magistrato senza stipendio e sotto processo dopo laica richiesta di togliere il crocifisso dalle aule giudiziarie, a luglio scriva una lettera a don Luigi Barbaglia, il quale lo aveva citato in una conferenza a proposito di crocifisso e annessi e connessi. Barbaglia, a sua volta, risponde.
E per la gioia di voi affezionati, finalmente 😛 entro in scena io: senza pretese di aver esaurito l’argomento (nelle cui artificiali sfaccettature mi addentrerò più volte), ecco quanto ho pensato di dire al don. Continua ⋯▸
Ateo e non credente: una distinzione forzata e le mie precisazioni
Il 30 giugno L’unità pubblicauna lettera di Francesca Ribeiro in risposta al pensiero diErri de Luca sul Mattino. I due autori sostengono che c’è differenza fra ateo e non credente, ma per motivazioni diverse dalla semplice semantica. Ecco qual’è stata la mia opinione:
Sbaglia il De luca a dire che “L’ateo ha risolto la faccenda una volta e poi basta”, questo è dire che l’ateo ha il dogma della non-fede, mentre un ateo non ha dogmi e si arrende all’evidenza. Sbaglia ancora Continua ⋯▸