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Viva l’Italia?


Pubblicato in Ateismo e Umanesimo e Politica ed economia
21 Giugno 2009 + edit 13 Ottobre 2018
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In que­sta Ita­lia, fac­cio vera­men­te fati­ca a vive­re. Poi guar­do le espe­rien­ze posi­ti­ve che qual­che corag­gio­so ogni gior­no s’in­ven­ta, e di nuo­vo sor­ri­do.
Poi guar­do i tele­gior­na­li, e tor­no a pen­sa­re che il livel­lo del­la mer­da è ai mas­si­mi sto­ri­ci.
Leg­go un po’ di blog dei ‘resi­sten­ti’, e respi­ro di nuo­vo. Il gior­no dopo riec­co le stron­za­te.
Che pal­le!
Mi doman­do per­ché dob­bia­mo ‘resi­ste­re’, anzi­ché vive­re e gode­re?

Gol­pe. Ma, è pos­si­bi­le? Io non rie­sco a rac­ca­pez­zar­mi. Tut­te le vol­te che Ber­lu­sco­ni fa un discor­so pub­bli­co, cir­con­da­to da ven­ti guar­die del cor­po e cen­ti­na­ia di Cara­bi­nie­ri e poli­ziot­ti, par­la di gol­pe. D’Alema oggi è pre­oc­cu­pa­to, biso­gna sta­re pron­ti. Signo­ri, o le paro­le non voglio­no più dire nien­te, o c’è qual­co­sa di stra­no. C’è qual­co­sa di stra­no. Pen­sa­te un po’ se Oba­ma par­las­se oggi di gol­pe, di col­po di Sta­to, negli Sta­ti Uni­ti. Cosa suc­ce­de­reb­be? Qua se ne discu­te sui gior­na­li così, maga­ri in ter­za pagi­na. Guar­da­te che stan­no suc­ce­den­do cose incre­di­bi­li (…)
(Bep­pe gril­lo, Viva l’I­ta­lia, 16giu09)
 
Ita­lia­ni!!! E non rispo­se nes­su­no. Tra poco, nel 2011, ci sarà il cen­to­cin­quan­te­si­mo anni­ver­sa­rio del­la nasci­ta del­l’I­ta­lia. Il tem­po è vola­to. L’i­ta­lia­no non è mai nato. In com­pen­so la Nazio­na­le di cal­cio ha con­qui­sta­to quat­tro mon­dia­li, due li ha per­si in fina­le. Un risul­ta­to apprez­za­bi­le, ma non tale da giu­sti­fi­ca­re le guer­re di indi­pen­den­za (da chi?), l’oc­cu­pa­zio­ne del Mez­zo­gior­no, deci­ne di miglia­ia di patrio­ti meri­dio­na­li ster­mi­na­ti come bri­gan­ti, la Cas­sa del Regno del­le due Sici­lie depre­da­ta dai Savo­ia, la nasci­ta di mafia, ‘ndran­ghe­ta, camor­ra, la fame nel Tri­ve­ne­to con milio­ni di emi­gran­ti, il colo­nia­li­smo strac­cio­ne, due guer­re mon­dia­li, il fasci­smo, la per­di­ta di sovra­ni­tà nazio­na­le dal­l’oc­cu­pa­zio­ne ame­ri­ca­na nel 1945, l’in­ge­ren­za e la pre­va­len­za del Vati­ca­no sul­lo Sta­to, la P2, le stra­gi di Sta­to, le miglia­ia di assas­si­na­ti nel dopo­guer­ra, da Ambro­so­li a Impa­sta­to, da Dal­la Chie­sa a Paso­li­ni, da par­te dei pote­ri occul­ti, i ser­vi­zi segre­ti devia­ti, Sin­do­na, Andreot­ti, Lima, Cian­ci­mi­no, Rii­na, Cra­xi, Gel­li, Pro­ven­za­no, Del­l’U­tri, il ter­ri­to­rio e le cit­tà deva­sta­ti, i ser­vi­zi pub­bli­ci ine­si­sten­ti, i par­ti­ti poli­ti­ci auto­re­fe­ren­zia­li e pre­do­ni del­le risor­se pub­bli­che, Ber­lu­sco­ni, la peg­gio­re oppo­si­zio­ne d’Eu­ro­pa, la distru­zio­ne del sen­so civi­co, la can­cel­la­zio­ne del­l’in­for­ma­zio­ne, il debi­to pub­bli­co tra i più alti del mon­do, un Par­la­men­to che pul­lu­la di con­dan­na­ti, un tes­su­to indu­stria­le allo sfa­ce­lo, una immi­gra­zio­ne sen­za con­trol­lo e sen­za vera acco­glien­za, milio­ni di disoc­cu­pa­ti, la buro­cra­zia peg­gio­re del­l’Oc­ci­den­te. Il Re in fuga a Pesca­ra, Cra­xi a Ham­ma­met, Mus­so­li­ni a piaz­za­le Lore­to, lo psi­co­na­no con il pie­de sul pre­del­li­no del­l’e­li­cot­te­ro e l’al­tro nel let­to­ne di palaz­zo Gra­zio­li. L’i­ta­lia­no mafia, spa­ghet­ti, zoc­co­le e mandolino.Italiani!! E non rispo­se nes­su­no. Ros­si di ver­go­gna, ver­di di rab­bia, bian­chi di sgo­men­to. Sen­ti­men­ti tri­co­lo­ri. L’I­ta­lia è nata dal nul­la e lì è rima­sta. Se 150 anni sem­bra­no pochi per costrui­re una nazio­ne, uno solo in più potreb­be esse­re insop­por­ta­bi­le. Il cen­tra­li­smo e le deci­sio­ni pre­se nel­l’in­te­res­se del­la nazio­ne sono sca­to­le vuo­te, uti­li per il Pon­te di Mes­si­na, per la TAV o per le cen­tra­li nuclea­ri, per le infil­tra­zio­ni mafio­se negli appal­ti. Dav­ve­ro voglia­mo altri cen­to­cin­quan­tan­ni così? Ita­lia­ni!!! E non rispo­se nes­su­no.
(Bep­pe Gril­lo, Let­te­ra a un ita­lia­no mai nato. 21giu09)

 

Intercettazioni: SI grazie


Pubblicato in Politica ed economia
11 Gennaio 2009
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Pub­bli­co un pez­zo invia­to­mi da Ugo Cor­te­si. Il deli­ca­to argo­men­to è quel­lo del­la giu­sti­zia in Ita­lia, di cui le inter­cet­ta­zio­ni non sono che un tas­sel­lo: a pic­co­li pas­si si vuo­le rifor­ma­re la giu­sti­zia – di più, il ‘sen­so di giu­sti­zia’ – e sta a noi ita­lia­ni veri­fi­ca­re che sia dav­ve­ro per il meglio,  e solo per il meglio!
Man­te­nia­mo­ci sve­gli, atti­vi, coscien­ti e cri­ti­ci! La posta in gio­co per tut­ti è altis­si­ma.

Intercettazioni: SI grazie

E’ in dirit­tu­ra d’arrivo l’approvazione del decre­to “mai più inter­cet­ta­ti”  che andrà in aula pro­ba­bil­men­te il pros­si­mo 21 gen­na­io.   La stam­pa, anche quel­la di sini­stra, non par­la dell’argomento come se fos­se un qual­co­sa di secon­do ordi­ne.  For­se per­ché anche qual­cu­no a sini­stra ne potreb­be trar­re qual­che bene­fi­cio e quin­di pre­fe­ri­sce gio­ca­re al “vai avan­ti te che mi scap­pa da ride­re”.  Non so se vi sia la pos­si­bi­li­tà nel momen­to del­la sua appro­va­zio­ne di chie­de­re la vota­zio­ne nomi­na­ti­va. Sareb­be mol­to inte­res­san­te cono­sce­re i nomi dei favo­re­vo­li e dei con­tra­ri, ma vedre­te che ciò non avver­rà, for­se il con­tra­rio sì, per­ché potreb­be esser­ci qual­cu­no che pur sbrai­tan­do con­tro, nel segre­to dell’urna vota a favo­re.  Non voglio fare nes­sun pro­ces­so alle inten­zio­ni, ma vedre­te che non mi sba­glio. La nuo­va leg­ge sul­le inter­cet­ta­zio­ni (che qual­cu­no addi­rit­tu­ra chia­ma rifor­ma) dovreb­be pre­ve­de­re il divie­to di con­trol­la­re poten­zia­li ipo­te­si di rea­to la cui pena non supe­ri i 10 anni di reclu­sio­ne.
Divie­to di con­trol­la­re non vuol dire divie­to di uti­liz­za­re, che sareb­be tut­ta un’altra cosa.  Sono però curio­so di leg­ge­re il testo del­la leg­ge per vede­re in che modo e chi sarà colui che deve deci­de­re se una cer­ta fat­ti­spe­cie com­por­ti una pena supe­rio­re o meno ai 10 anni.  Fac­cio un pic­co­lo esem­pio, ma ce ne potreb­be­ro esse­re deci­ne.  Il rea­to di estor­sio­ne com­por­ta una pena che va dai 5 ai 10 anni e quin­di per det­to rea­to non è pre­vi­sta l’intercettazione. Se io fac­cio una segna­la­zio­ne o una denun­cia alle com­pe­ten­ti auto­ri­tà, dicen­do che Tizio e Caio, vela­ta­men­te minac­cian­do­mi, mi han­no chie­sto dei sol­di, oppu­re (per sdram­ma­tiz­za­re)  il cap­puc­ci­no e brio­che paga­ti tut­te le mat­ti­ne, gli stes­si non sono sog­get­ti ad inter­cet­ta­zio­ne e quin­di pos­so­no libe­ra­men­te par­la­re fra di loro, tele­fo­na­re a me o ad altri con lo stes­so sco­po, in pra­ti­ca fare quel­lo che meglio gli pare.  Tizio e Caio, come mol­ti altri Tizi e Cai, non han­no nul­la da per­de­re e deci­do­no, al bar o per tele­fo­no, che se la vit­ti­ma non paga, non solo gli faran­no sal­ta­re l’automobile, ma gli daran­no anche due col­tel­la­te.  Il rea­to di omi­ci­dio pre­ve­de una pena supe­rio­re ai die­ci anni e fino all’ergastolo.  Quin­di come fa un giu­di­ce a sta­bi­li­re a prio­ri se nell’ipotesi di rea­to da inter­cet­ta­re ci pos­sa esse­re altro rea­to con­nes­so che com­por­ti una pena supe­rio­re ai die­ci anni?   Sono io che mi scap­pa qual­co­sa, o è quel qual­co­sa che non qua­dra?
Comun­que fra i tan­ti rea­ti che com­por­ta­no una pena infe­rio­re o fino a 10 anni ci sono anche: l’abuso di infor­ma­zio­ni pri­vi­le­gia­te, il fal­so in atto pub­bli­co, l’estorsione come già det­to, le lesio­ni per­so­na­li gra­vi, il seque­stro di per­so­na, la rapi­na sem­pli­ce, l’usura, l’associazione a delin­que­re, la ban­ca­rot­ta frau­do­len­ta, ed altri.  Poi ci pen­sa­te ai  vari truf­fa­to­ri e ai clo­na­to­ri di car­te di cre­di­to che tro­va­no la via sem­pre più libe­ra. Anche il “mai più inter­cet­ta­ti” è uno dei casi che met­te for­ti dub­bi sul­la “cul­la del dirit­to”.  Mi sem­bra che da un po’ di tem­po si remi a rove­scio e il nostro dirit­to, più che dirit­to sta diven­tan­do stor­to.
Fate­vi corag­gio per­ché il peg­gio deve anco­ra veni­re.

Un cor­dia­le salu­to.
Ugo Cor­te­si

Due mesi dopo il viaggio del Papa in Usa, qualcosa si muove?


Pubblicato in Cultura e società e Ateismo e Umanesimo e Religioni e sètte e Politica ed economia
4 Luglio 2008 + edit 13 Ottobre 2018
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Dopo aver pre­so, ad apri­le, il più serio degli impe­gni – impe­di­re che si ripe­ta­no abu­si su mino­ri all’in­ter­no del­la chie­sa – final­men­te il Papa pas­sa all’a­zio­ne. Come pri­ma cosa, andrà a leg­ge­re la bib­bia su Rai 1.
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Hai voluto la bicicletta? La destra, la sinistra e noi stronzi in mezzo


Pubblicato in Cultura e società e Politica ed economia
2 Luglio 2008 + edit 8 Luglio 2008
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Abbia­mo volu­to la bici­clet­ta. Quel­li che han­no vota­to a destra, quel­li che non han­no vota­to a sini­stra, quel­li che la sini­stra non la san­no più fare. E ades­so peda­lia­mo.

Ber­lu­sco­ni inten­de far appro­va­re l’en­ne­si­ma leg­ge salvami-il-culo. Lo dico così per­ché è una ver­go­gna.
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Fratelliii, d’Italiaaa / L’Italiaaa s’è destaaa..


Pubblicato in Ateismo e Umanesimo e Politica ed economia
26 Aprile 2008
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..Ma il mago Pin­co­Pan­co per dispet­to l’in­cen­diò / E allo­ra pove­ret­to sen­za casa lui restò / Allo­ra cosa fece, voi tut­ti chie­de­re­te..

Ok, la Destra è al pote­re. E noi? Non limi­tia­mo­ci a spe­ra­re che que­sto gover­no cada pri­ma dei 5 anni. Pre­pa­ria­mo­ci. Continua ⋯▸

Non sparate sul blogger, e Elezioni 2008: non la fine del mondo


Pubblicato in Ateismo e Umanesimo e Politica ed economia
13 Aprile 2008
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Caris­si­mi,
sono sta­to assen­te a lun­go dal blog. Non vor­rei e non dovrei per­met­ter­me­lo. Vor­rei scri­ve­re tan­to, ogni vol­ta che ho un tema in testa, quan­do sen­to che andreb­be det­ta una cosa, e dir­la a modo mio. Cer­to, il tem­po è poco, ma sopra­tut­to il mio umo­re con­ta: lo stress del­la vita e le delu­sio­ni per come va il mon­do mi lascia­no addos­so a vol­te una malin­co­nia e una sfi­du­cia che mi ci vuo­le un po’ per scrol­lar­mi di dos­so.
Si può esse­re solo spen­sie­ra­ti e feli­ci quan­do il mon­do va così? Continua ⋯▸

Fallimento politico nel sociale: per fortuna c’è la Chiesa?


Pubblicato in Religioni e sètte e Politica ed economia
14 Novembre 2007
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In due recen­ti e distin­te occa­sio­ni (1, 2), gli ono­re­vo­li Udc Casi­ni e Gio­va­nar­di espri­mo­no il mede­si­mo, desta­bi­liz­zan­te con­cet­to. Piut­to­sto irri­ta­ti da chi la cri­ti­ca per le pres­sio­ni poli­ti­che e gli ovvi pri­vi­le­gi eco­no­mi­ci, rin­gra­zia­no la Chie­sa cat­to­li­ca per quel­lo che fa nel socia­le, non accan­to ma al posto del­la poli­ti­ca. Entram­bi ammet­to­no che ad occu­par­si di tali impor­tan­ti que­stio­ni dovreb­be esse­re pro­prio que­st’ul­ti­ma, che però a vol­te “non arri­va” (Gio­va­nar­di) o addi­rit­tu­ra è “spa­ven­to­sa­men­te assen­te” (Casi­ni).
Ma anzi­ché con­si­de­ra­re una col­pa gra­vis­si­ma l’a­ver rinun­cia­to a un com­pi­to fon­dan­te, e in quan­to poli­ti­ci alza­re il culo per fare subi­to qual­co­sa e por­vi rime­dio, per pro­pria digni­tà oltre che per i cit­ta­di­ni, dove­ro­sa­men­te, i due par­la­men­ta­ri sono più che sod­di­sfat­ti di fre­gar­se­ne, per­ché qual­cun altro sta facen­do il lavo­ro al posto loro: gra­zie a Dio c’è la Chie­sa! Continua ⋯▸