Questo thread sul forum dell’Uaar aveva un tema interessante, a dimostrazione che anche un troll logorroico e saccente può essere d’aiuto alla comunità (poi non si è sognato di rispondere, ma che pretendere? In fondo è solo un troll, a volte pure simpatico). Cmq, per la cronaca ecco la mia posizione:
Brevemente: dopo aver rilevato che oggi scienza e teologia se ne stanno separate, e che entrambe hanno dei limiti (scientismo e finitezza l’una, letteralismo e pragmatismo l’altra), l’autore propone di ritrovarci sulla strada fra di esse e di ammettere che si completano bene nella ricerca della verità.
Questa tesi è frequente fra i cattolici, e primariamente per la chiesa che batte molto su di essa nel disperato intento di farci digerire le verità della sua fede con la scusa che sono razionali tanto quanto la scienza. A dir la verità, Gildo ci è andato anche piano, la gerarchia cattolica è ben più spudorata, ed è per questo che è bene se ne parli, che si chiarisca come e perché la scienza non può contare sulla fede e la fede non è un metodo di conoscenza affidabile. Continua ⋯▸