Torno sulla questione perché la trovo un sintomo gravissimo.
Domani 20 giugno a Roma taluni (e spero in un flop di numeri) manifesteranno contro un fantomatico ‘pericolo gender’, per una scuola pubblica che non accenni a modi di essere diversi dai ruoli uomo/donna e alle alternative alla famiglia uomo-donna.
In ultima analisi, ma con particolare dispiego di notizie infondate e impegno nel distorcere i significati, opponendosi a forme di esistenza e coppia che non siano quelle dettate da dio e artificialmente definite ‘legge naturale’.
A me ‘sta cosa sta grandemente sul cazzo.
Non tanto e non solo per il solito del tutto immeritato male che si racconta della comunità LGBT. È, più in generale, un sintomo di disinformazione e ignoranza, di cattiveria e mancanza di rispetto, di intenzionale diffusione di ostilità e disprezzo, mascherato ipocritamente – vigliaccamente, ma anche con grande arroganza – da ‘difesa dei bambini’. No: si tratta di persone che non vogliono scomparire in una società moderna che vieppiù li scansa e non li capisce. Di persone che ritengono che un dio possa comandare le loro vite e definire per loro ciò che è ‘naturale’ e ciò che è ‘giusto’.
Ma soprattutto di persone che ritengono che non solo loro, ma tutti indistintamente, si debba sottostare e obbedire a questo dio, conducendo la vita che lui ha scelto per noi.
In questa ossessione, in questa presunzione, in questa manipolazione dei significati, in questa povertà di concezione del vivere, e in questa indebita pressione verso chi ne è o vuole finalmente esserne libero, per me sta il sintomo gravissimo di una disfunzione sociopatica, emotiva prima ancora che mentale.
Danni di una fede che rende ciechi.
Caro/a credente disinformato/a…
Tu che sentendo certe notizie ti sei allarmato/a, e sudando incazzato/a ti sei deciso/a scendere in piazza domani per protestare contro la violenza sui bambini e una scuola pubblica indottrinante, hai un cuore d’oro. Quello che ti manca è ora di accendere il cervello.
NON esiste alcun allarme di questo tipo, non c’è alcun programma di ‘colonizzazione ideologica gender’, nessun indottrinamento all’amore gay nelle scuole e sui più piccoli. Il caso è montato ad arte da altre persone come te, ma molto molto più consapevoli e stronze, con lo scopo di diffondere spavento, disgusto e ostilità verso un ‘nemico’ da abbattere.
E il ‘nemico’ non è che l’informazione obiettiva, la scelta libera, il progressivo e ormai inarrestabile abbandono dei doveri di fede verso la chiesa e dio, con le loro richieste obsolete e artificiali spacciate per ‘legge naturale’.
I bambini vanno sempre difesi e protetti da qualsiasi violenza, incluso l’indottrinamento di fede, l’obbligo verso l’autorità di un dio piuttosto che il rispetto di sé stessi, la proiezione su di loro delle proprie angosce sulle questioni del sesso, la disinformazione (o meglio, l’informazione manipolata e faziosa).
Tu che sentendo certe notizie ti sei allarmato/a, smetti di preoccuparti per le cazzate sul ‘gender’ diffuse in questi giorni, e unisciti a quelli che domani NON scenderanno in piazza per celebrare le pippe mentali di certi credenti in preda al panico di essere dimenticati. Sono loro il problema.