La chiesa cattolica insegna che l’omosessualità è “una inclinazione oggettivamente disordinata”, la cui “genesi psichica rimane in gran parte inspiegabile”. “Gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati. Sono contrari alla legge naturale. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati”. (catechismo, 2357–8). L’ignoranza (e insieme la saccenza) e la meschinità spietata di chi questo insegna e crede, segnalano sì un disturbo di personalità. Ma non dei gay.
“Se dai un motivo sano di vita [perché essere gay è un ‘motivo di vita’, e non è mica sano] alle persone non hanno bisogno di essere gay [perché essere gay è un ‘bisogno’]. I gay non esistono [fossero anche 1 milione, Istat 2012]”.
Luca era gay, ora è solo un idiota bacchettone. Come gli altri intervistati (*): uno si sparerebbe (invece di accettare un figlio gay per come è e vuole liberamente essere), l’altro riduce la coppia al fare figli (come se una coppia non fosse fondata invece e innanzitutto sull’amore fra le due persone che la formano), l’altra crede che essere gay non è sano, ma un falso bisogno dovuto alla mancanza di buoni motivi di vita (ovviamente i suoi).
La gente può essere malvagia e cieca, non capire, non accogliere, ma arrivare a invadere e imporsi. Un dio, un credo, che ‘dicesse’ questo, che lo comandasse e lo giustificasse chiedendo di essere anteposto ai diritti e alla libertà (e quindi alla serenità) delle persone (o di alcune persone), non fa che confermare questa gente nel loro atteggiamento insensibile, perfido, presuntuoso e ostile. Ma anche inconsapevolmente tale.
La fede è insieme causa e giustificazione di tanta scelleratezza.
I veri ‘disordinati’ sono loro.
(*) Il servizio completo andrà in onda giovedì 4 su la7, Announo.