Mi pare più obiettivo e corretto dire a volte, magari spesso. Lo sono, nefasti, ma non sempre e in tutti i casi. E’ necessario ricordare tanto che alcune credenze (o alcune interpretazioni di esse) sono in effetti positive, e che un sacco di credenti sono persone degne e amabili, quanto che alcune altre credenze e interpretazioni fanno moralmente e razionalmente orrore, e che tanti credenti perdono o non sviluppano capacità di empatia, elasticità e razionalità a causa dela fede.
Sono questi eccessi, queste conseguenze che vanno combattute, ed è innegabile che una fede abbastanza cieca vi predisponga.
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“Io non sono solamente ateo, sono anche antiteista; io non affermo soltanto che tutte le religioni sono versioni della medesima menzogna, ma aggiungo che l’influenza delle chiese, e gli effetti delle credenze religiose, sono chiaramente nefasti.”
(Christopher Hitchens)
Christopher Hitchens è stato uno dei più grandi esponenti del ‘nuovo ateismo’. Lo conobbi per merito del documentato e dissacrante libretto ‘La posizione della missionaria’, in cui fa luce sulla niente affatto sacra figura di madre Teresa di Calcutta. Ne consiglio la lettura, insieme al suo libro forse più famoso, ‘Dio non è grande’.