In un mondo in cui si impicca una donna per aver ucciso in difesa il suo stupratore, queste parole sono belle.
Non dovrebbero essere le ultime di nessuno…
Cara Reyhaneh!
Dici: “Nell’altro mondo siamo io e te gli accusatori e loro sono gli imputati. Vediamo quel che vuole Dio”.
Quel che vuole dio? Quale dio? La tua fede ti fa cercare giustizia dove non c’è: dopo la morte.
La morte che ti è stata data da gente che crede nel tuo stesso dio.
Quanto vale?
Preferisco di molto queste *altre* tue parole: “Ho imparato che a volte bisogna combattere. (…) Sei stata tu a insegnarmi che bisogna perseverare, anche fino alla morte, per i valori”. E il tuo esempio, e quello di tua madre, coerente.
Certi valori hanno senso solo da vivi, fra persone.
E per questo vale la pena impegnarsi a insegnare e diffondere quei valori di più equa convivenza. Da vivi, fra persone.
Che la giustizia, e la bellezza, possano esistere, e non solo resistere, su questa terra!