Dieci, preziosissime ragioni per non picchiare i bambini, dicevo stamattina. 10 motivi, ottimo! Ma andiamo fino in fondo, fammi evidenziare un aspetto saliente – determinante – che lì è solo implicito ed è bene non lo sia. Non più.
I motivi valgono oggi ma valevano anche ieri. Se dunque è vero che queste sono le conseguenze di una infanzia passata nell’amore ma anche nella paura, nel dovere di obbedienza, nel senso di inferiorità, allora è ovvio che prima, quando non si sapeva, quando la norma era questa (chi più chi meno, certo! E non parlo di abusi estremi), da generazioni indietro fino ai nostri genitori, essi le abbiano subite, e ne portino oggi il peso addosso.
Se queste 10 cose sono vere, allora è vero che chi ha già subìto è già segnato. Ciò che per i ragazzi di oggi è descritto come rischio, per loro è già accaduto. Quei risultati *possibili*, sono *la realtà* dei giovani di ieri.
Ovvio si fa per tutte quelle persone, a meno che non abbiano preso coscienza e messo nella giusta luce il passato (si può fare!), che le loro azioni e le loro capacità educative e relazionali siano proprio di nuovo quelle qui sopra.
È questa la chiave per capire la portata del problema: un rapporto di potere oggi ne causerà domani e ne fù il prodotto ieri. Ciò che è giusto evitare ai nostri figli, noi lo abbiamo subìto e dunque siamo portati a ripeterlo, non ad evitarlo!
È per questo che molti che sono adulti oggi continuano a sbagliare, coi loro bambini, spesso non vediamo proprio il problema, ciechi all’evidenza. Ma non lo vediamo perché non possiamo. Abbiamo dopotutto imparato noi stessi ad accettare l’autorità e l’amore velenoso che ci veniva dato, da persone che a loro volta l’avevano subìto e accettato. Abbiamo imparato ad amare un ‘nemico speciale’, persone che – senza accorgersene – ci amavano davvero, e ci maltrattavano davvero.
Chi ha voglia di metterle in discussione? Chi ha voglia di riprovare quel dolore? Siamo adulti ormai, no?
Eh.. A volte non basta. Davanti ad essi capita che ci sentiamo ancora bambini impotenti. E ciò dimostra quanto sia potente il meccanismo.
Frutto di questo, dunque, ciò sarà naturale causa di nuovi rapporti simili, in famiglia coi partner e altrove, ma solo finché quel veleno lo chiameremo amore pulito. Finché, nell’amore, non daremo valore al rispetto, e al rispetto reciproco. Finché non dissotterriamo la nostra realtà di sofferenza, finita lì per poterla sopportare, rinunciando a vederla.
Oggi siamo giunti al punto di scoprire, capire che funziona così. Oggi possiamo chiudere i conti con questa penosa dinamica, e possiamo evitare – finalmente – che un brutto passato diventi un brutto futuro. Riprendiamone coscienza! Con empatia, introspezione e pazienza, forse con dolore, a seconda della nostra storia personale. Saremo più forti e felici, liberi di amarci e amare i nostri figli. E di giudicare, nel bene ma anche nel male, i nostri vecchi. Lo meritiamo tutti.