Umanesimo ateo, passi avanti (ancora incerti) nell’Uaar


Pubblicato in Ateismo e Umanesimo
10 Maggio 2017
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Sco­pro oggi che in home sul sito Uaar cam­peg­gia fra le altre sli­de un bel richia­mo all”Umanismo’ e ai suoi prin­cì­pi. Ne ho gran­de pia­ce­re per­so­na­le, miti­ga­to dal fat­to che non si trat­ta di una aper­ta pre­sa di posi­zio­ne a favo­re. Tut­ta­via se ne par­la, e lo si apprez­za come tale.
Mal­gra­do le incer­tez­ze (un paio anche di con­te­nu­to, non a caso) tro­vo sia estre­ma­men­te posi­ti­vo. L’Uaar è una asso­cia­zio­ne for­te­men­te rap­pre­sen­ta­ti­va a cui anco­ra man­ca que­sto ‘pez­zo’ a mio avvi­so essen­zia­le.

Umanesimo ateo, secolare, laico, e Uaar Unione atei agnostici

Continua ⋯▸

25 novembre, Giornata anti violenza donne. Perché parlarne?


Pubblicato in Ateismo e Umanesimo e Politica ed economia
27 Novembre 2016
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2 gior­ni dopo la Gior­na­ta inter­na­zio­na­le per l’e­li­mi­na­zio­ne del­la vio­len­za con­tro le don­ne mi capi­ta di leg­ge­re un post che, in un sospi­ro di ras­se­gna­zio­ne anche giu­sto, rile­va come la vio­len­za sia sem­pre vio­len­za, e dif­fe­ren­zia­re, ghet­tiz­za­re, è per non ammet­te­re che la vio­len­za è gene­ra­ta dal­la socie­tà quan­do c’è un altro, un diver­so. Che è vit­ti­ma al di là del moti­vo del­la sua diver­si­tà.
In fon­do sia­mo tut­ti uma­ni, ricor­da giu­sta­men­te, nes­su­na vio­len­za è accet­ta­bi­le.

Solo che non è sem­pre così. Cioè, sia­mo uma­ni, cer­to. E l’at­to vio­len­to non è accet­ta­bi­le, sen­z’al­tro.
Ma la vio­len­za non è ugua­le né per qua­li­tà né per quan­ti­tà.
Quan­do i nume­ri ci dico­no che sono 116 le don­ne, e non gli uomi­ni, ad esse­re sta­te ammaz­za­te da uomi­ni, e non da don­ne, al novem­bre di que­st’an­no (il con­to non è chiu­so, il 2016 non è anco­ra fini­to), per­ché come don­ne sono con­si­de­ra­te un pos-sesso debo­le, for­se è il caso di sen­si­bi­liz­za­re anche pro­prio nel­lo spe­ci­fi­co. Sen­za for­se.
Come per quel­la sui bam­bi­ni, per dire.
Ser­ve, par­lar­ne. Tipi di vio­len­ze, tipi di vio­len­ti, col­pe­vo­li da iden­ti­fi­ca­re, dina­mi­che da rico­no­sce­re e pre­ve­ni­re, gen­te cui far pren­de­re coscien­za di feno­me­ni pre­ci­si.
Che sono socia­li, sì, ma non sen­za cau­se e quin­di non sen­za rime­di.
Se pri­ma li iden­ti­fi­chia­mo fra gli altri.

Costituzione, prossimo referendum: le ragioni del mio NO.


Pubblicato in Politica ed economia
27 Novembre 2016
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L’I­ta­lia ha pro­ble­mi che *que­sta* modi­fi­ca alla Costi­tu­zio­ne *non* affron­ta e non risol­ve, sic­ché non si capi­sce tan­ta pas­sio­ne nel pun­tar­ci sopra.

Una rifor­ma non si fa tan­to per rifor­ma­re, per non ‘resta­re immo­bi­li’, né per far fin­ta di non resta­re immo­bi­li. Una rifor­ma si fa se è uti­le, dove è uti­le. Spe­cie se alla nostra Costi­tu­zio­ne.

Si supe­ra il bica­me­ra­li­smo per­fet­to? Sì, ma non il bica­me­ra­li­smo.
Il sena­to rima­ne, non più elet­to dai cit­ta­di­ni ma dai par­ti­ti, com­po­sto da sin­da­ci e con­si­glie­ri regio­na­li che diven­ta­no part-time, godran­no d’im­mu­ni­tà e rim­bor­si spe­se.
Si abbat­to­no i costi del­la poli­ti­ca? Di pochis­si­mo.
Nono­stan­te gli annun­ci pub­bli­ci­ta­ri di gover­no e soste­ni­to­ri del sì, Continua ⋯▸

Le potenzialità reali dell’essere umano. E dei non credenti.


Pubblicato in Ateismo e Umanesimo
16 Novembre 2016
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[Upda­te]

Gior­ni fa sul forum Uaar ave­vo ini­zia­to un discor­so sul­l’ef­fet­ti­va pos­si­bi­li­tà di miglio­ra­re la nostra socie­tà con due altri atei che espri­me­va­no for­ti riser­ve.
Il ‘Cini­co’ per ora ha rinun­cia­to, men­tre il ‘Pes­si­mi­sta’ ripren­de sen­za con­si­de­ra­ra­re dav­ve­ro i miei argo­men­ti, ma aggiun­gen­do esem­pi a suo favo­re e ripe­ten­do alcu­ni con­cet­ti.
Mi sta bene: for­se esa­mi­na­re il tema da un ulte­rio­re ‘ango­lo’ può esse­re uti­le, per­ciò gli offro qual­che altra idea.

L’in­ten­zio­ne è tri­pli­ce: Continua ⋯▸

All’ateo che pensa che l’uomo sia lupo all’uomo. Lui incluso.


Pubblicato in Ateismo e Umanesimo
12 Novembre 2016
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[3di3]

[Ripor­to qui un mio post sul forum Uaar, che è pub­bli­co. L’u­ten­te ha scrit­to lì, non qui, quin­di mi pare giu­sto non sia cita­to. I suoi argo­men­ti, tut­ta­via, sono fra le tipi­che obie­zio­ni ad un approc­cio costrut­ti­va­men­te eti­co alla con­vi­ven­za uma­na, e in quan­to tali mi per­met­to di ripor­tar­le, con la mia rispo­sta. L’in­ten­to infat­ti non è di par­la­re del­l’u­ten­te, ma di cor­reg­ge­re alcu­ne opi­nio­ni comu­ni ad atei con un’al­tra visio­ne del mon­do. Even­tua­li rife­ri­men­ti per­so­na­li sono sta­ti qui omes­si]

> Hai voglia a com­bat­te­re il wish­ful thin­king
> Però no, lui non vuo­le vio­len­ta­re la natu­ra uma­na né for­za­ta­men­te tra­sfor­ma­re tut­ti i lupi in cani che di esser cani non se lo sognan nep­pu­re
> per il mio van­tag­gio accol­go ben volen­tie­ri lo svan­tag­gio di mol­ti altri
> Dovreb­be esser ovvio, ma ad alcu­ni pia­ce sep­pel­li­re i sen­si di col­pa nel­l’i­po­cri­sia. Chis­sà a quan­ti fot­te real­men­te sega dei bam­bi­ni che muio­no di fame in Afri­ca ad esem­pio
> Esat­ta­men­te (ne cono­sco pure qual­cu­no), però se pro­vi a dire che ti fot­te­se­ga dei bam­bi­ni che muo­io­no di fame sei con­si­de­ra­to male se non un mostro (e pari­men­ti per ana­lo­ghe que­stio­ni) da una sel­va di ipo­cri­ti che se ne sbat­to­no tan­to quan­to te
> Direi pro­prio un misto di poca con­sa­pe­vo­lez­za e poca acce­ta­zio­ne di sé. Non tutt­ti sono in gra­do di rico­no­sce­re ed accet­ta­re di esse­re inti­ma­nen­te bastar­di

[nic­k­na­me del­l’u­ten­te],
per me anche la tua let­tu­ra lascia a desi­de­ra­re,
ma più di quel­la di [nic­k­na­me del­l’u­ten­te].
Com­met­ti gli stes­si erro­ri di ana­li­si, ma ci aggiun­gi un’a­cri­mo­nia par­ti­co­la­re.
C’è pro­prio che miri a deni­gra­re chi pen­sa si pos­sa fare qual­co­sa di buo­no e, nel caos in cui vivia­mo, maga­ri ci si sfor­za pure.

Ti ser­ve dare l’i­dea che l’al­tro ragio­ni per idea­li­smi e uto­pie, e che non sia sin­ce­ro ma ipo­cri­ta, super­fi­cia­le, ill­lu­so, incon­sa­pe­vo­le.
Sor­ry, que­sti sono ad homi­nem. Continua ⋯▸

All’ateo che pensa che le cose ‘stanno così’ e la volontà sia niente.


Pubblicato in Ateismo e Umanesimo
12 Novembre 2016
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[2di3]

[Ripor­to qui un mio post sul forum Uaar, che è pub­bli­co. L’u­ten­te ha scrit­to lì, non qui, quin­di mi pare giu­sto non sia cita­to. I suoi argo­men­ti, tut­ta­via, sono fra le tipi­che obie­zio­ni ad un approc­cio costrut­ti­va­men­te eti­co alla con­vi­ven­za uma­na, e in quan­to tali mi per­met­to di ripor­tar­le, con la mia rispo­sta. L’in­ten­to infat­ti non è di par­la­re del­l’u­ten­te, ma di cor­reg­ge­re alcu­ne opi­nio­ni comu­ni ad atei con un’al­tra visio­ne del mon­do. Even­tua­li rife­ri­men­ti per­so­na­li sono sta­ti qui omes­si]

Dun­que [nic­k­na­me del­l’u­ten­te],
nel­la tua ana­li­si rile­vo quel­li che mi paio­no erro­ri.
In ogni caso, men­tre da que­sta tua visio­ne del mon­do rica­vi, mi pare, un cer­to sostan­zia­le disin­te­res­se per l’im­pe­gno socia­le in sen­so eti­co, e pre­fe­ri­sci ‘volar­te­ne’ su altri pia­ne­ti, io mi gio­co lo stes­so la car­ta del miglio­ra­men­to. Del­la fati­ca qui e ora di tro­va­re un accor­do su rela­zio­ni più fun­zio­na­li.
Per­ché for­se colo­niz­ze­re­mo altri pia­ne­ti, ma nel lun­go frat­tem­po dob­bia­mo cavar­ce­la qui.

Sem­pli­ce­men­te tro­vo trop­po gra­ve la situa­zio­ne di oggi e trop­po nume­ro­si gli erro­ri che, pri­ma di arren­der­mi a que­sta situa­zio­ne per altri moti­vi anche maga­ri vali­di – l’im­pron­ta evo­lu­zio­ni­sti­ca, quel­la gene­ti­ca, quel­la ormo­na­le, e quel­la del­l’im­pos­si­bi­le con­trol­lo su tut­te le impre­ve­di­bi­li for­ze in azio­ne – pro­ve­rò ad agi­re su qual­sia­si fat­to­re sia mini­ma­men­te pos­si­bi­le influi­re.
Nel mio pic­co­lo, dal mio pic­co­lo, mi gio­che­rò la *mini­ma* pos­si­bi­li­tà di sta­re meglio, e con­vi­ve­re meglio.

L’op­zio­ne ‘è così che ci vuoi fare’, nel­la misu­ra in cui mi pare scor­ret­ta, non la con­tem­plo. Continua ⋯▸

L’uomo, l’etica, la società. La nostra natura ci consente una convivenza più felice?


Pubblicato in Ateismo e Umanesimo
12 Novembre 2016
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[1di3]

A me l’ar­go­men­to pia­ce,
per­ciò in gene­re non sono io ad ini­ziar­lo. Quan­do esce in una discus­sio­ne dico mol­to volen­tie­ri la mia.
Sta­vol­ta è capi­ta­to nel forum del­l’Uaar, e se mai ser­vi­va una pro­va che esse­re atei non dice pro­prio nul­la di chi sia­mo e di come la pen­sia­mo, si pren­da tran­quil­la­men­te a para­dig­ma l’e­pi­so­dio. 😉

L’umanista, il cinico e il pessimista.

La par­ten­za è len­ta, per­ché il 3d ave­va un altro topic. Do una rispo­sta rapi­da a un uten­te, che così scon­so­la­to dice:

Dal forum Uaar, discussione su etica, natura umana e società

Inte­res­san­te, no?
Rispon­de che non è pes­si­mi­sta – “alme­no non mi con­si­de­ro tale” – ha sem­pli­ce­men­te “foto­gra­fa­to il mon­do come è ades­so”, che “la volon­tà da sola non ser­ve a nien­te” se non aiu­ta­ta da altri fat­to­ri che però “sono fuo­ri dal con­trol­lo”.
La volon­tà del­l’uo­mo “già sap­pia­mo esse­re una illu­sio­ne”, occor­re “sve­stir­la di cer­to misti­ci­smo posi­ti­vi­sta” e “accet­ta­re la pre­ca­rie­tà e l’ar­bi­tra­rie­tà del­la con­di­zio­ne uma­na”.

Mmm. Non pes­si­mi­sta? Ok.

Men­tre scam­bio qual­che opi­nio­ne con il Pes­si­mi­sta Continua ⋯▸

Felicità per tutti! Tantissima, ma non senza limiti.


Pubblicato in Ateismo e Umanesimo e Religioni e sètte
28 Agosto 2016
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Sul forum Uaar in una recen­te discus­sio­ne un  cre­den­te difen­de così la sua scel­ta di cre­de­re:

La feli­ci­tà è uno sta­to del­la men­te indi­vi­dua­le e può esse­re valu­ta­to solo da chi vive que­sto sta­to. Ciò che indu­ce o pro­vo­ca que­sto sta­to è diver­so da indi­vi­duo ad indi­vi­duo. Tu puoi par­la­re solo del­la tua.
A cia­scu­no la sua feli­ci­tà”.

Il che, det­to da un cat­to­li­co, è anche cari­no. Cioè, non so in che misu­ra lo abbia det­to solo per riaf­fer­ma­re in mez­zo a non cre­den­ti il dirit­to di chi ha fede a tro­var­vi la feli­ci­tà, ma cer­ta­men­te ha anche abbat­tu­to per un post un con­cet­to prin­ci­pe del­la sua stes­sa dot­tri­na: che la fon­te del­la feli­ci­tà del­l’uo­mo è in Dio, e non ci pio­ve.

Comun­que, gli rispon­de un ateo razio­na­li­sta e mol­to pra­ti­co:

Cer­to. Che ognu­no cer­chi la pro­pria feli­ci­tà. Per con­to pro­prio. Come desi­de­ra.
Ma sen­za sol­di pub­bli­ci. Faci­le, no?

Giu­sto, ma anche que­sto incom­ple­to. Dato che l’ar­go­men­to – feli­ci­tà del­l’uo­mo! – mi è mol­to caro, for­mu­lo la mia rispo­sta: Continua ⋯▸

Ad Ancona, il 31: “Religioni e Democrazia. Il diritto alla laicità”.


Pubblicato in Ateismo e Umanesimo
24 Agosto 2016
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Incontro-dibattito fra Flores d'Arcais e Izzedin Elzir

Pao­lo Flo­res d’Arcais, filo­so­fo e diret­to­re del­la rivi­sta Micro­me­ga, nel suo ulti­mo libro “La guer­ra del sacro. Ter­ro­ri­smo, lai­ci­tà e demo­cra­zia radi­ca­le”, si inter­ro­ga sul dia­lo­go pub­bli­co con le reli­gio­ni dopo gli atten­ta­ti del 2015 in Fran­cia, da Char­lie Ebdo al Bata­clan, tenen­do come bus­so­la eti­ca la neces­si­tà di una rea­le lai­ci­tà del­la demo­cra­zia.

A dia­lo­ga­re con lui c’è l’i­mam Izze­din Elzir, pre­si­den­te dell’Unione del­le Comu­ni­tà Isla­mi­che d’Italia (Ucoii), di fat­to la mas­si­ma auto­ri­tà isla­mi­ca in Ita­lia, in un con­fron­to ser­ra­to tra radi­ci e attua­li­tà, tra le ragio­ni del­le reli­gio­ni e i prin­ci­pi del­la lai­ci­tà”.

Occidente, laicità e burkini. Lettera aperta a Flores d’arcais


Pubblicato in Ateismo e Umanesimo
20 Agosto 2016
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Spe­di­ta ai mag­gio­ri quo­ti­dia­ni il 20/08/16.
Rif. Pole­mi­ca bur­ki­ni, divie­to ‘lai­co’.

Spe­di­ta in due lun­ghez­ze. La secon­da sot­to.

Caris­si­mo Flo­res d’Ar­cais,
non con­di­vi­do la sua con­clu­sio­ne sul bur­ki­ni (“Per­ché è giu­sto vie­ta­re il bur­ki­ni”, Repub­bli­ca, 18/08) e da ateo uma­ni­sta le dirò per­ché.
 
Sì, nel­l’I­slam radi­ca­le esi­ste un pro­ble­ma di non-libertà e di non-uguaglianza del­la don­na. Una pia­ga ripu­gnan­te che pro­du­ce sof­fe­ren­ze, anche del­le più rac­ca­pric­cian­ti. E sì, è urgen­te che uno Sta­to lai­co lo affron­ti come tale, sen­za ipo­cri­sie finto-liberal.
E tut­ta­via, vie­ta­re tout-court il bur­ki­ni è sta­to e sareb­be un erro­re. Il bur­ki­ni, infat­ti, non è il bur­qa.
Assi­mi­la­re il pri­mo al secon­do, che inve­ce copre anche il viso e per­si­no gli occhi, e indi­vi­duar­vi i lam­pi di una sprez­zan­te impo­si­zio­ne piut­to­sto che – anche, soprat­tut­to? – la pro­se­cu­zio­ne di una con­sue­tu­di­ne feria­le, sem­bra dun­que ingiu­sto.
È pos­si­bi­le, ma non è det­to, che die­tro a un abi­to lun­go ci sia una don­na usa­ta o pla­gia­ta, e lei ed io sap­pia­mo anche che è pos­si­bi­le, ma non è det­to, che sot­to al due pez­zi ce ne sia una eman­ci­pa­ta, libe­ra, feli­ce, rispet­ta­ta. Pun­tia­mo il dito allo­ra, ma sul­l’e­ti­ca che ci man­ca.
 
Nel dove­ro­so, ine­sau­sto impe­gno del­lo Sta­to a pro­te­zio­ne del­la don­na e del­la giu­sti­zia, si col­ga l’oc­ca­sio­ne per Continua ⋯▸

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