Risposta nonviolenta al terrore: nobile. Efficace?


Pubblicato in Ateismo e Umanesimo
19 Novembre 2015
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Camapgna nonviolenta in Rete contro il terrorismo

D’i­stin­to appog­gio anch’io. Ma poi mi chie­do: in che modo la sola non­vio­len­za può por­re fine *ades­so* al ter­ro­ri­smo? Dav­ve­ro pos­sia­mo com­ple­ta­men­te evi­ta­re di usa­re la vio­len­za *come dife­sa* da attac­chi diret­ti e vio­len­ti? Se c’è una rispo­sta, vor­rei cono­scer­la.
Per­ché mi pia­ce­reb­be. Mi pia­ce­reb­be non dover usa­re la vio­len­za. La vio­len­za può rapi­da­men­te pas­sa­re il segno e tra­vol­ge­re inno­cen­ti, quan­do il dolo­re e l’of­fe­sa sono enor­mi il con­fi­ne fra giu­sti­zia mira­ta e suf­fi­cien­te e ven­det­ta indi­scri­mi­na­ta e (a sua vol­ta) pre­po­ten­te si fa labi­le, e i prin­cì­pi di pace e giu­sti­zia pos­so­no facil­men­te cede­re il posto a quel­li di supe­rio­ri­tà e domi­nio.
Al momen­to sono del­l’i­dea che una rea­zio­ne vio­len­ta – ma asso­lu­ta­men­te mira­ta e nel­la sola misu­ra suf­fi­cien­te – sia a vol­te neces­sa­ria, tan­to quan­to il lavo­ro – più len­to e fon­da­men­ta­le – di un cam­bia­men­to cul­tu­ra­le su base di non­vio­len­za e rispet­to reci­pro­co. Per que­sto, oggi temo cer­te inten­zio­ni dei nostri gover­ni – i qua­li spes­so han­no anche par­te­ci­pa­to alla nasci­ta dei pro­ble­mi che sof­fria­mo come popo­lo – così come non mi con­vin­ce il gri­do ‘no alla vio­len­za’ se, inge­nua­men­te, non por­ta con sé un pro­gram­ma d’a­zio­ne con­cre­to tale da esse­re effi­ca­ce alter­na­ti­va.

Il testo:

E’ comin­cia­to a cir­co­la­re sul­le reti socia­li un mes­sag­gio che chie­de alla gen­te una rispo­sta basa­ta sul­la pace e la non­vio­len­za dopo gli atten­ta­ti di Pari­gi e le misu­re che – sem­bra – vor­reb­be­ro adot­ta­re i gover­ni del­la Fran­cia e di altri pae­si dell’Unione Euro­pea e del­la NATO.

Una par­te impor­tan­te del­la popo­la­zio­ne euro­pea e mon­dia­le non giu­sti­fi­ca la vio­len­za ter­ro­ri­sta, allo stes­so modo in cui non giu­sti­fi­ca la vio­len­za pre­via, gene­ra­ta dal­le deci­sio­ni dei vari gover­ni e vede i moti­vi per cui mol­te per­so­ne diven­ta­no fana­ti­ci e sia­no dispo­ni­bi­li ad immo­lar­si in nome di cer­te cre­den­ze.

Sono milio­ni le per­so­ne che non sono dispo­ni­bi­li a con­ti­nua­re in que­sta spi­ra­le di vio­len­za e si stan­no muo­ven­do chie­den­do cal­ma, rispo­ste paci­fi­che e non­vio­len­te.

Ripro­du­cia­mo il mes­sag­gio che sta cir­co­lan­do.

Voglia­mo vive­re in pace! No alla vio­len­za, da qua­lun­que par­te ven­ga. No alla rival­sa. Sì alla ricon­ci­lia­zio­ne.
Voglia­mo popo­li libe­ri. No all’occupazione dei ter­ri­to­ri ! No alla NATO!
Voglia­mo fra­tel­lan­za, non fana­ti­smo! No alla ven­det­ta, da qua­lun­que par­te ven­ga.
Voglia­mo con­di­zio­ni degne di vita per ogni esse­re uma­no! No alla vio­len­za quo­ti­dia­na e per­ma­nen­te di que­sto siste­ma.
Per un mon­do e un esse­re uma­no in pace e non­vio­len­to!
Pas­sa­pa­ro­la!

Da qui appog­gia­mo que­sta cam­pa­gna che par­la dell’unica pos­si­bi­li­tà che apre il futu­ro al popo­lo fran­ce­se, ai popo­li di tut­ta Euro­pa e di tut­to il pia­ne­ta, “seque­stra­ti” dal­la vora­ci­tà di pochi che non han­no scru­po­li nel fomen­ta­re ogni for­ma di vio­len­za per rag­giun­ge­re i loro obiet­ti­vi”.