Voce laiche, vita difficile. Le difficoltà in Polonia


Pubblicato in Ateismo e Umanesimo
26 Febbraio 2016
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Uno spia­ce­vo­le epi­so­dio sta capi­tan­do in Polo­nia. Un’a­mi­ca atti­vi­sta atea polac­ca mi infor­ma che Roman Kotlin­ski, edi­to­re e capo­re­dat­to­re del set­ti­ma­na­le lai­co e anti­cle­ri­ca­le polac­co “Fak­ty i Mity” (“Fat­ti e Miti”, da 16 anni impor­tan­te voce lai­ca e indi­pen­den­te nel par­ti­co­la­re pano­ra­ma nazio­na­le), lune­dì scor­so è sta­to arre­sta­to.

L’ac­cu­sa sareb­be di natu­ra pri­va­ta e per­so­na­le. Nes­su­na per­qui­si­zio­ne è sta­ta tut­ta­via effet­tua­ta nel­la sua abi­ta­zio­ne, ma esclu­si­va­men­te negli uffi­ci del­la reda­zio­ne del gior­na­le, dove si è pro­trat­ta per 11 ore e ha inclu­so l’i­spe­zio­ne degli archi­vi degli altri gior­na­li­sti in loro assen­za, e il seque­stro degli hard disk dei com­pu­ter.
Il pro­cu­ra­to­re ad ora non vuo­le rila­scia­re dichia­ra­zio­ni. “Fak­ty i Mity” giu­di­ca quan­to suc­ces­so come un attac­co al gior­na­le, che nel­le scor­se edi­zio­ni ave­va cri­ti­ca­to con for­za l’at­tua­le gover­no. La reda­zio­ne sta comun­que lavo­ran­do per assi­cu­ra­re l’u­sci­ta del pros­si­mo nume­ro.
Que­sto è l’an­nun­cio del fat­to usci­to sul sito web del set­ti­ma­na­le.

La Polo­nia come l’I­ta­lia è un ter­ri­to­rio dif­fi­ci­le per la lai­ci­tà, e cer­ta­men­te a que­sti nostri col­le­ghi fa pia­ce­re un po’ di soste­gno mora­le da oltral­pe. For­za ragaz­zi!!