#atheistDay #ateoPerché #ioETeAteiUmanisti
Sei ateo/a? Bene!
Hai fatto coming-out? Ti sei sbattezzato/a? E l’iscrizione all’Uaar?
Benissimo!
Che altro?
Beh, che ne diresti di pensare a che tipo di non credente sei? Perché, sarai d’accordo, non credere – così come credere – dice poco su chi realmente siamo. Come persone, intendo.
Hai fatto coming-out? Ti sei sbattezzato/a? E l’iscrizione all’Uaar?
Benissimo!
Che altro?
Beh, che ne diresti di pensare a che tipo di non credente sei? Perché, sarai d’accordo, non credere – così come credere – dice poco su chi realmente siamo. Come persone, intendo.
Io?
Sono ateo, sì.
Niente paura, sono anche molte altre cose.
Mi piace definirmi ateo umanista, perché ‘ateo’ dice poco o nulla di me.
Niente paura, sono anche molte altre cose.
Mi piace definirmi ateo umanista, perché ‘ateo’ dice poco o nulla di me.
Il 23 marzo è la Giornata dell’ateismo: 6 motivi per celebrarla (e 2 per non farlo): dal blog di un altro ateo umanista, Giovanni Gaetani.
E se è importante, oggi, dirsi atei e difendere il proprio diritto a non credere senza per questo dover subire discriminazioni (o peggio, in altri Paesi), è a maggior ragione per me *essenziale* dirsi umanisti e parlare di umanesimo.