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Ateo e non credente: una distinzione forzata e le mie precisazioni


Pubblicato in Ateismo e Umanesimo
19 Ottobre 2007
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Il 30 giu­gno L’u­ni­tà pub­bli­cauna let­te­ra di Fran­ce­sca Ribei­ro in rispo­sta al pen­sie­ro diErri de Luca sul Mat­ti­no. I due auto­ri sosten­go­no che c’è dif­fe­ren­za fra ateo e non cre­den­te, ma per moti­va­zio­ni diver­se dal­la sem­pli­ce seman­ti­ca. Ecco qua­l’è sta­ta la mia opi­nio­ne:

Sba­glia il De luca a dire che “L’ateo ha risol­to la fac­cen­da una vol­ta e poi basta”, que­sto è dire che l’a­teo ha il dog­ma del­la non-fede, men­tre un ateo non ha dog­mi e si arren­de all’e­vi­den­za. Sba­glia anco­ra Continua ⋯▸

Guida agli errori di ragionamento


Pubblicato in Senza categoria
17 Ottobre 2007 + edit 20 Ottobre 2007
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Il pun­to di un ragio­na­men­to è di offri­re ragio­ni a sup­por­to di una con­clu­sio­ne. Quan­do le ragio­ni in real­tà non dan­no for­za alla con­clu­sio­ne, il ragio­na­men­to è difet­to­so a cau­sa di un ‘Erro­re di ragio­na­men­to’.

Un erro­re di ragio­na­men­to è un pez­zo di ragio­na­men­to che non pog­gia su una logi­ca cor­ret­ta. Il ragio­na­men­to così va a gam­be all’a­ria, ma se l’er­ro­re non vie­ne con­si­de­ra­to, si rischia di pren­der­lo per buo­no!

Dài, chi rie­sce a fare ‘erro­ri di ragio­na­men­to’? Un sac­co di noi! Scom­met­to che alcu­ni li rico­no­sce­rai per aver­li già sen­ti­ti, e sco­pri­ra tu stesso/a quan­to sia­no comu­ni.. Per me, dovrem­mo impar­lar­li a scuo­la!

Noi impa­re­re­mo a non far­li: non solo ci accor­ge­re­mo degli erro­ri, ma sapre­mo spie­ga­re *per­ché* lo sono, met­ten­do anche l’altro/a in gra­do di spie­ga­re meglio. Continua ⋯▸

Come e perché ‘sta *logica* è una cosa positiva


Pubblicato in Senza categoria
17 Ottobre 2007
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Per pro­va­re a ‘capi­re’ il mon­do, la logi­ca è sen­z’al­tro uno stru­men­to dai risul­ta­ti sor­pren­den­ti. Ha rego­le pre­ci­se (che vedre­mo in segui­to) e pos­si­bi­li erro­ri (vedi la › Gui­da agli erro­ri di ragio­na­men­to). E con­vie­ne tener­le a men­te, se è vero che per fare una cosa – una cosa qual­sia­si – occor­re una serie di mos­se pre­ci­se, con un sen­so. Stia­mo già ragio­nan­do. Continua ⋯▸