Errori di ragionamento – Distrazione

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Ognu­no di que­sti erro­ri è carat­te­riz­za­to da l’u­so scor­ret­to di un ope­ra­to­re logi­co al fine di distrar­re il let­to­re dal­l’e­vi­den­te fal­si­tà di una cer­ta fra­se.
I seguen­ti sono ‘erro­ri di distra­zio­ne’:

Fal­so dilem­ma

Defi­ni­zio­ne
Si dà un nume­ro di opzio­ni limi­ta­to (gene­ral­men­te due) tra cui for­za­re la scel­ta, men­tre in real­tà ce ne sono di più. Un Fal­so dilem­ma usa in modo sba­glia­to l’o­pe­ra­to­re ‘o’.
Met­te­re que­stio­ni o opi­nio­ni in ter­mi­ni di ‘bian­co o nero’ è un esem­pio clas­si­co di que­sto erro­re.

Esem­pi

1. O sei con me, o con­tro di me
2. L’A­me­ri­ca, o si odia o si ama
3. O stai con il nostro par­ti­to, o per l’I­ta­lia è la fine
4. Ogni per­so­na è o com­ple­ta­men­te buo­na o com­ple­ta­men­te cat­ti­va

Dimo­stra­zio­ne
Indi­vi­dua le opzio­ni date e mostra (con un esem­pio) che c’è n’è alme­no un’al­tra.

Per igno­ran­za (argu­men­tum ad igno­ran­tiam)

Defi­ni­zio­ne
Le argo­men­ta­zio­ni in que­sta for­ma dan­no per buo­no che una cosa è vera dal momen­to che non è sta­ta pro­va­ta fal­sa. O vice­ver­sa, dà per scon­ta­to che una cosa è fal­sa, visto che non è sta­ta pro­va­ta come vera. È un caso spe­cia­le di Fal­so dilem­ma, per­ché anche qui si pre­su­me che le affer­ma­zio­ni sia­no o tut­te vere o tut­te fal­se.
Ma la man­can­za di pro­ve.. non è una pro­va!

Esem­pi

1. Visto che non puoi pro­va­re che i fan­ta­smi non esi­sto­no, devo­no esi­ste­re
2. Poi­ché gli scien­zia­ti non pos­so­no pro­va­re che la ter­rà diver­rà più cal­da, pro­ba­bil­men­te non acca­drà
3. Car­lot­ta ha det­to che è più intel­li­gen­te di Giu­lio, ma non l’ha pro­va­to, dun­que dev’es­se­re fal­so

Dimo­stra­zio­ne
Iden­ti­fi­ca l’af­fer­ma­zio­ne. Sot­to­li­nea che può esse­re vera (o fal­sa) anche se noi non sap­pia­mo se lo è.

Pen­dio sci­vo­lo­so

Defi­ni­zio­ne
Al fine di mostra­re che un’af­fer­ma­zio­ne è inac­cet­ta­bi­le, vi si fà segui­re una serie di even­ti sem­pre meno accet­ta­bi­li. Il Pen­dio sci­vo­lo­so fa un un uso sba­glia­to del­l’o­pe­ra­to­re ‘se.. allo­ra..

Esem­pi

1. Se appro­via­mo la leg­ge sul­le armi auto­ma­ti­che per auto­di­fe­sa, non pas­se­rà mol­to pri­ma che appro­ve­re­mo leg­gi su ogni tipo di armi, poi comin­ce­re­mo a limi­ta­re la nostra liber­tà e i nostri dirit­ti, e sai come fini­rà? Ci sarà la dit­ta­tu­ra!
2. Non dovre­sti mai gio­ca­re d’az­zar­do. Non appe­na ini­zi, ti riu­sci­rà sem­pre più dif­fi­ci­le smet­te­re. Pre­sto spen­de­rai tut­ti i tuoi sol­di al gio­co, e alla fine ti tro­ve­rai a dar­ti al cri­mi­ne per soste­ne­re le gran­di spe­se..
3. Se fac­cio un’ec­ce­zio­ne per te, dovrei far­la per tut­ti

Dimo­stra­zio­ne
Indi­vi­dua la que­stio­ne che vie­ne rifiu­ta­ta, e l’e­ven­to fina­le di tut­ta la cate­na. Poi fai nota­re che que­sto even­to fina­le non ha biso­gno del pri­mo per acca­de­re.

Que­stio­ne com­ples­sa

Defi­ni­zio­ne
Due que­stio­ni altri­men­ti non col­le­ga­te ven­go­no uni­te in una sola dichia­ra­zio­ne. Si met­te il let­to­re in con­di­zio­ne di dover­le accet­ta­re o rifiu­ta­re insie­me, quan­do in real­tà cia­scu­na richie­de­reb­be un giu­di­zio a sé. La Que­stio­ne com­ples­sa fa un un uso sba­glia­to del­l’o­pe­ra­to­re ‘e’.

Esem­pi

1. Dovre­sti appog­gia­re il pro­get­to di istru­zio­ne da casa, e appun­to il dirit­to dato da Dio ai geni­to­ri di edu­ca­re i figli secon­do le pro­prie cre­den­ze
2. Difen­di la liber­tà e il dirit­to di por­ta­re un’ar­ma?
3. Ha smes­so di fare affa­ri ille­gal­men­te? (Que­ste sono due doman­de: face­va affa­ri ille­gal­men­te? Ora ha smes­so? Nel­l’u­nir­le, si dà erro­nea­men­te per scon­ta­to un alla pri­ma)

Dimo­stra­zio­ne
Sco­pri le due que­stio­ni con­nes­se in modo sba­glia­to, e dichia­ra che se cre­di a una non signi­fi­ca che devi cre­de­re anche all’al­tra.

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