Uno dei motivi principali che mi spinge a criticare le religioni è il fatto che la fede possa facilmente accecare, possa trafiggere la mente e e i sentimenti, renderli inservibili, anzi dannosi. Si può certamente dire che la Chiesa a casa sua (al suo pubblico, ai cattolici) può dire ciò che vuole, ma allora si deve essere pronti ad esaminare e giudicare quanto detto, ripetuto e insegnato, l’attimo che ha finito di parlare. Perché ciò che liberamente dice non è innocuo, ma ha un effetto che riverbera su milioni di persone. Le quali poi pensano e agiscono di conseguenza.
Per esempio. Quando il papa, con rigorosa coerenza, afferma che gli omosessuali non devono entrare in seminario, che non possono diventare preti se ce n’è anche il minimo dubbio (!), perché appunto omosessuali, dice una cosa orribile e terribile. L’omosessualità non è in sé un problema né una colpa, Continua ⋯▸