Errori di ragionamento – Mancare il punto

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Erro­ri di que­sto tipo han­no in comu­ne la gene­ra­le inca­pa­ci­tà di pro­va­re la cor­ret­tez­za del­la con­clu­sio­ne.
I seguen­ti sono casi del­l’er­ro­re di Man­ca­re il pun­to:

Ricor­so alla pre­mes­sa (peti­tio prin­ci­pii)

Defi­ni­zio­ne
La veri­tà del­la con­clu­sio­ne è pro­va­ta tor­nan­do ai suoi pre­sup­po­sti. Spes­so la con­clu­sio­ne è una sem­pli­ce rifor­mu­la­zio­ne del­la pre­mes­sa, in for­ma appe­na dif­fe­ren­te. Si crea così un ‘ragio­na­men­to cir­co­la­re’ che si auto-sostiene. Per veri­fi­car­lo, occor­re una pro­va ester­na al cer­chio.
In casi più dif­fi­ci­li, la pre­mes­sa è la con­se­guen­za del­la con­clu­sio­ne.

Esem­pi

1. Dal momen­to che non stò men­ten­do, ne con­se­gue che dico la veri­tà
2. Sap­pia­mo che Dio esi­ste, poi­ché è scrit­to nel­la Bib­bia. Ciò che dice la Bib­bia dev’es­se­re vero, per­ché l’ha scrit­ta Dio, e Dio non men­te mai (in que­sto caso, dob­bia­mo pri­ma accet­ta­re che Dio esi­sta, per cre­de­re che ha scrit­to la Bib­bia, la qua­le poi pro­va che lo stes­so Dio esi­ste)

Dimo­stra­zio­ne
Fai nota­re l’er­ro­re: al fine di cre­de­re che le pre­mes­se sono vere, dob­bia­mo dare per scon­ta­to che sia vera la con­clu­sio­ne, cosa che inve­ce è anco­ra da dimo­stra­re. Le pre­mes­se ser­vo­no a soste­ne­re la con­clu­sio­ne, e non vice­ver­sa.

Con­clu­sio­ne irri­le­van­te

Defi­ni­zio­ne
Per pro­va­re una cer­ta con­clu­sio­ne, si fa uso di una argo­men­ta­zio­ne che inve­ce pro­va tut­t’al­tro.

Esem­pi

1. Dovrem­mo tut­ti appog­gia­re la nuo­va pro­po­sta di leg­ge sul­le case. Non pos­sia­mo con­ti­nua­re a per­met­te­re che del­le per­so­ne viva­no in stra­da: biso­gna che gli affit­ti scen­da­no. (pos­sia­mo esse­re d’ac­cor­do sul­la que­stio­ne degli affit­ti, ma non sul­la pro­po­sta di leg­ge)
2. Dob­bia­mo esse­re per un’a­zio­ne deci­sa: gli uomi­ni di raz­za bian­ca han­no gover­na­to per 500 anni. Diri­go­no la mag­gior par­te di gover­ni e indu­strie. Non puoi nega­re che que­sta discri­mi­na­zio­ne è intol­le­ra­bi­le (l’au­to­re ha pro­va­to che esi­ste discri­mi­na­zio­ne, ma non che un’a­zio­ne deci­sa vi por­rà fine)

Dimo­stra­zio­ne
Met­ti in evi­den­za che gli argo­men­ti pro­po­sti sup­por­ta­no una con­clu­sio­ne diver­sa da quel­la per cui sono sta­ti tira­ti in bal­lo.

Spa­ven­ta­pas­se­ri

Defi­ni­zio­ne
L’au­to­re con­tro­bat­te a una del­le argo­men­ta­zio­ni del­l’av­ver­sa­rio che è diver­sa, e spes­so più debo­le, di quel­la prin­ci­pa­le.

Esem­pi

1. Le per­so­ne che si oppon­go­no all’im­mi­gra­zio­ne pro­ba­bil­men­te sono solo raz­zi­ste
2. Il ser­vi­zio di leva deve resta­re obbli­ga­to­rio. I gio­va­ni non voglio­no fare i mili­ta­re per­ché gli pare poco con­ve­nien­te, ma dovreb­be­ro capi­re che ci sono cose più impor­tan­ti del­la con­ve­nien­za

Dimo­stra­zio­ne
Richia­ma l’at­ten­zio­ne sul fat­to che le moti­va­zio­ni di una par­te sono sta­te male inter­pre­ta­te, e che ne ha di miglio­ri. Descri­vi l’ar­go­men­ta­zio­ne miglio­re.

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