Gli errori di questo tipo cambiano il soggetto della discussione: invece di parlare delle ragioni per cui credere o non credere a una certa affermazione, si mette in mezzo la persona che la sostiene. Se in alcune occasioni è utile citare un’autorità, quasi mai è appropriato discutere la persona invece che la questione.
Gli errori descritti in questa sezione sono:
Attacco alla persona (argumentum ad hominem)
Definizione
La persona che propone un tema di discussione viene attaccata al posto del tema stesso. Può accadere in molte forme. Per esempio, può venire attaccato il carattere, la nazionalità o la religione della persona. In alternativa, si può gettare il sospetto che la persona ci guadagni qualcosa. O, infine, si può attaccare la persona associandola a brutti esempi, o per le compagnie che frequenta.
Tre sono le forme maggiori dell’Attacco alla persona:
A. Ad hominem abusivo: invece di attaccare l’affermazione, il ragionamento attacca la persona che l’ha fatta
B. Ad hominem circostanziale: invece di attaccare l’affermazione, l’autore rileva la relazione che c’è fra la persona e la sua situazione
C. Ad hominem ‘tu quoque’: questa forma di attacco alla persona sottolinea che la persona non fa quello che dice
Esempi
1. Sostieni pure che Dio non esiste, tu stai solo seguendo una moda!
2. Fior di pensatori hanno affermato che Dio esiste, ora tu vorresti dire il contrario? (Ad hominem abusivo: la frase è falsa e offensiva se presuppone che ‘tu non sei all’altezza di tali pensieri’. Inoltre ‘Tanti pensatori’ non prova nulla, e rappresenta quindi anche un errore di › Popolarità)
3. Ovvio che il ministro parli di aumentare le tasse, tanto lui non ha problemi di denaro (Ad hominem circostanziale)
4. Dovremmo fare attenzione a quello che dice Rossi, perché riporta quello che dice l’Associazione Brutti ma Buoni
5. Tu dici che non dovrei bere, ma per più di un anno non sei stato sobrio neanche tu (Ad hominem ‘tu quoque’)
Dimostrazione
Riconosci l’attacco, e rispondi che il carattere o la situazione di una persona non hanno nulla a che vedere con la verità o falsità delle sue idee.
Ricorso all’autorità (argumentum ad verecundiam)
Definizione
Mentre qualche volta può essere sensato citare una autorità per sostenere un’affermazione, spesso non è così. In particolare, un appello all’autorità è inappropriato se:
A. La persona chiamata in causa in realtà non è un esperto del campo
B. Gli esperti del campo non concordano sulla questione
C. L’autorità stava scherzando, era ubriaca o comunque non diceva sul serio
Esempi
1. Il noto psicologo Bianchi consiglia l’acquisto del dentifricio EZ-Fresh (Chi?)
2. L’economista Verdi sostiene che risparmiare in tempo di recessione conviene (Anche se Verdi è un esperto, non tutti gli economisti sono d’accordo sull’argomento)
3. La guerra nucleare è vicina: la scorsa settimana il presidente ha annunciato il bombardamento della Kamchaka (Certo, ma lo ha detto scherzando durante un test dei microfoni in sala..)
Dimostrazione
Metti in evidenza o che 1) la persona citata non è un’autorità nel campo, o che 2) gli esperti del campo su questo punto non concordano affatto.
Definizione
L’autorità in questione resta sconosciuta. Quando non se ne fà il nome è impossibilie confermare che è affidabile!
Questo è un tipo di ‘Ricorso all’autorità’, tuttavia è un errore così comune che merita particolare attenzione.
Una variante di questo errore è il ricorso ai pettegolezzi. Poiché la vera fonte del pettegolezzo è tipicamente sconosciuta, è impossibilie decidere se credere o meno a tali chiacchiere. Molto spesso voci false e funeste vengono fatte girare apposta, con l’intenzione di disonorare un avversario.
Una ulteriore versione di questo errore è il ‘per sentito dire’. Un’affermazione ‘per sentito dire’ si basa su fonti di seconda o terza mano.. spesso totalmente inattendibili ma prese per serie, fino a diventare vere e proprie ‘leggende metropolitane’!
Esempi
1. Un importantissimo incaricato del governo ha affermato che una nuova legge sulla museruola ai gatti sarà proposta domani
2. Gli esperti sono d’accordo nel dire che il miglior modo per prevenire una guerra nucleare è di prepararsi a combatterla
3. Si dice che ogni anno si praticano inutilmente migliaia di operazioni chirurgiche (Interessante.. ma da verificare)
4. Gira la voce che il Parlamento dichiarerà vacanza un altro giorno di Ottobre (Quando l’hai sentito? Da chi? Fonte affidabile? Altre fonti?)
5. Un mio amico ha sentito da un suo amico che l’altro giorno alla radio hanno detto che.. (95% leggenda metropolitana)
6. Settimana scorsa il Corriere di Provincia ha scritto che le vendite sono aumentate del 3,6% (Anche questo è ‘sentito dire’: se non siamo nella condizione di verificare direttamente l’articolo dovremmo fidarci di chi parla..)
Dimostrazione
Ribatti che poiché non conosciamo la fonte dell’informazione, non abbiamo modo di valutarne la serietà.
Definizione
Il modo in cui un ragionamento (o chi lo propone) è presentato influenza il giudizio sulla sua verità.
Esempi
1. Caldoni perse punti al sondaggio a causa del sudore sulla fronte
2. Berlusconi sa come muovere le folle. Deve aver ragione
3. Perché non accetti il consiglio di quel giovanotto così ben vestito?
4. Quell’uomo ha una laurea, dev’essere sicuramente molto intelligente e preparato
5. Quell’uomo è nel programma tv, dev’essere sicuramente molto intelligente e preparato
6. Alto, biondo e ha una BMW, io lo amo!
7. In migliaia uniti in s. Pietro, i canti, le bandiere.. che atmosfera! Dio era proprio lì con noi.
Dimostrazione
Anche se è vero che i modi in cui una argomentazione è presentata condizioneranno in qualche modo la decisione delle persone, tuttavia la sua correttezza non dipende affatto da questo. Per evidenziare che si stà commenttendo un simile errore, fai notare che lo stile in questo caso non influisce sulla verità o falsità della conclusione.