A proposio dell’efficacia del messaggio degli ateobus, ho postato sul sito Uaar (ultimissime, forum) il seguente pensiero.
Sì, è ottimo che (per la prima volta?) si parli di iniziativa ‘atea’ e non ‘laica’ Le due cose sono ben diverse, ed è fastidioso osservare la voluta resistenza all’uso del corretto aggettivo.
Concordo con Lauraf sul sistematico pregiudizio, e dunque con Emmeesse sul fatto che c’è bisogno di farci conoscere per i valori che portiamo, non solo per anticlericalismo. Quest’ultimo di fatto è solo una parte dell’azione Uaar, l’altra – cioè quella sul valore di razionalità e scienza e a favore di valori e diritti umani – è volutamente passata sotto silenzio quando si parla solo degli ‘atei’.
In questo, lo dico ancora una volta, l’errore è innanzitutto nostro: continuiamo per primi a proporci come atei e atei soltanto. Ad esempio, se da una parte la campagna nasce “in chiave umanista” (v. pagina campagna sul sito), poi viene offerta ai media – cioè alla vetrina che conta – come una ‘sfida atea’. Non va bene!
A mio parere non possiamo oggi farci ancora identificare come ‘quegli ateacci’, ma dobbiamo presentarci come i portatori di *valori positivi* che siamo. A che serve dire ‘non hai bisogno di dio’ se poi non diciamo mai perché nero su bianco?
Mettiamoci alla pari delle religioni, nel senso di proporre una *visione di vita* come fanno loro, non il solo e semplice ‘non credere’.
Non crediamo, E POI? Guardacaso lottiamo per i diritti, gli alti ideali, la ragione, la laicità.. FACCIAMOCI IDENTIFICARE con questo!
Raccolgo quindi la provocazione di Emmeesse sul ‘neo-illuminismo’, e suggerisco che una definizione che calza ancora meglio – ed è all’estero largamente usata – è UMANESIMO.
Umanisti è – mi pare – quello che siamo (l’Uaar per Statuto, iniziative, affiliazioni, valori). Diamogli una connotazione specificamente ATEA (scettica, agnostica, non credente, ..) e sarà MOLTO più difficile sbolognarci via quando parliamo. Ci contesteranno sempre, ovvio, ma dovranno prenderci più sul serio.
E immaginate l’effetto sulla gente.. «Oddiamine, allora davvero posso essere una brava persona anche se non credo!».