Inviata ai maggiori quotidiani il 20/08/2007 – Gentile direttore,
l’articolo ‘Contro il dogma laicista la sfida della verità’ (Il Giornale online, 19/08/07) coglie diverse tristi verità del nostro tempo – la dilagante mancanza di valori di vita che non siano quelli effimeri di moda e spettacolo, a cui davvero in nostri giovani sono più esposti, nell’assenza di autorevolezza degli adulti e delle istituzioni. Questo è vero ed è grave, ma si perde in obiettività descrivendolo impropriamente come ‘dogma’, in riferimento a laicità e relativismo. Continua ⋯▸
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Ragione e fede, ognuno per sé
Inviata ai maggiori quotidiani il 17/08/2007 – Gentile Direttore,
sul sito de Il Giornale del 15 agosto, Luca Doninelli sostiene che fra ragione e fede esisterebbe un “conflitto artificiale”(*). Vorrei rispondere, per offrire ai lettori una seconda opinione sul tema, stavolta atea e umanista, su cui riflettere. Continua ⋯▸
L’Occidente è nato dalla fede.. noi crediamo!
Ripescato all’Uaarquesto vecchio articolo di Baget Bozzo (La Padania, 10/2001), il mio commento si è scritto da solo:
Noi da cristiani crediamo che.. Continua ⋯▸
Sì, facciamo sentire la campane. Tutte.
Inviata al Gazzettino e pubblicata 😎 il 24/07/07 – Gentile Direttore,
dopo la pubblicazione in data 19 cm della lettera del sig. Piermarino Veronese sul sito web del Gazzettino (“Finchè esistono le regole non c’è anarchia” [non c’è più, ma qui sì, ndm]), spero abbia la possiblità e l’intenzione di dare spazio a una replica. Importante, secondo me, date le posizioni del Veronese, che dopo aver descritto poco e male l’ateismo e l’Uaar (Unione atei e agnostici razionalisti), vorrebbe anche che le sue parole restassero l’unica ‘verità’ a disposizione del grande pubblico.
Lei ed io sappiamo bene, invece, che proprio nella possibilità di confrontarsi sui grandi temi, quindi anche di controbattere, sta uno dei grandi diritti conquistati di recente dalla democrazia. Continua ⋯▸
Barbaglia su Luigi Tosti, tanto fumo (teologico) e poco arrosto.
Accade che Luigi Tosti, magistrato senza stipendio e sotto processo dopo laica richiesta di togliere il crocifisso dalle aule giudiziarie, a luglio scriva una lettera a don Luigi Barbaglia, il quale lo aveva citato in una conferenza a proposito di crocifisso e annessi e connessi. Barbaglia, a sua volta, risponde.
E per la gioia di voi affezionati, finalmente 😛 entro in scena io: senza pretese di aver esaurito l’argomento (nelle cui artificiali sfaccettature mi addentrerò più volte), ecco quanto ho pensato di dire al don. Continua ⋯▸
Guida agli errori di ragionamento
Il punto di un ragionamento è di offrire ragioni a supporto di una conclusione. Quando le ragioni in realtà non danno forza alla conclusione, il ragionamento è difettoso a causa di un ‘Errore di ragionamento’.
Un errore di ragionamento è un pezzo di ragionamento che non poggia su una logica corretta. Il ragionamento così va a gambe all’aria, ma se l’errore non viene considerato, si rischia di prenderlo per buono!
Dài, chi riesce a fare ‘errori di ragionamento’? Un sacco di noi! Scommetto che alcuni li riconoscerai per averli già sentiti, e scoprira tu stesso/a quanto siano comuni.. Per me, dovremmo imparlarli a scuola!
Noi impareremo a non farli: non solo ci accorgeremo degli errori, ma sapremo spiegare *perché* lo sono, mettendo anche l’altro/a in grado di spiegare meglio. Continua ⋯▸
Come e perché ‘sta *logica* è una cosa positiva
Per provare a ‘capire’ il mondo, la logica è senz’altro uno strumento dai risultati sorprendenti. Ha regole precise (che vedremo in seguito) e possibili errori (vedi la › Guida agli errori di ragionamento). E conviene tenerle a mente, se è vero che per fare una cosa – una cosa qualsiasi – occorre una serie di mosse precise, con un senso. Stiamo già ragionando. Continua ⋯▸
Non c’è mai uno scudo quando serve!!
Arriva Mazinga e ti spara addosso il suo doppio fulmine atomico, cosa fai? Ti piacerebbe avere come minimo uno scudo? Ecco, sei nella pagina giusta! Mi spiego.
Mazinga, nel nostro esempio, è una qualsiasi persona che per motivi suoi voglia farci un po’ male. Non il male fisico, ma quello dentro. Se mai l’hai provato, sai di cosa parlo.. Quel tipo di male che non fa ferite sanguinanti ma colpisce dritto al cuore, che riga l’anima (anima è un concetto astratto, ma ci siamo capiti). Possiamo descriverlo con le parole: mortificazione, umiliazione, frustrazione, vergogna..
Sentimenti bruttissimi perché quando li proviamo stiamo male. Nessuno dovrebbe subire questa tortura..
Ecco, ma come si fa a infliggerla, se non si usano le mani? Se non si usa nessuna arma?
Ah! Qui ti volevo: nessuna arma, hai detto? Ma l’effetto c’è, vero? Dunque esiste anche l’arma. Solo che è nascosta, o meglio, non la conosciamo (ancora)! Continua ⋯▸